(PRIMAPRESS) – BERLINO – Il summit di Berlino sulla questione della Libia ha, probabilmente, fatto un passo avanti con tutti gli Stati che hanno mostrato di essere d’accordo sul bisogno di una soluzione che non può essere che politica e non militare”. È Angela Merkel a tirare le somme del vertice libico: “Abbiamo messo a punto un piano molto ampio in cui tutti hanno collaborato in modo molto costruttivo, tutti sono d’accordo sul fatto che vogliamo rispettare l’embargo delle armi con maggiori controlli rispetto al passato”. In quello che appare come un risultato soddisfacente, tuttavia, è evidente che c’è l’imbarazzante mancato confronto tra i due maggiori contendenti del conflitto: al-Sarraj e Haftar che non hanno voluto sedersi allo stesso tavolo. È la stessa Merkel a confermare che resistono profonde divisioni tra i due. Il documento formato da 55 punti è stato sottoposto ai due protagonisti dello scontro ed è stata necessaria una complessa mediazione per intascare il loro sì sui punti centrali del documento. A dirlo è stato il ministro degli Esteri tedesco Maas.La prossima settimana si riunirà la commissione che si occuperà del cessate il fuoco in Libia perché il summit non è riuscito a risolvere proprio tutti i problemi ma è un inizio come hanno sottolineato il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres è l’inviato speciale per la Libia, Ghassan Salamè. – (PRIMAPRESS)
Fonte: PrimaPress.it