(PRIMAPRESS) – ROMA – Un grande spazio industriale nella via del Porto Fluviale a Roma, si trasforma, opportunamente rivisto con un gusto di design post industriale, in un concetto di mercato ma decisamente con un gusto shabby-chic. È l’ispirazione che la proprietaria Valentina Weng (imprenditrice cinese da molti anni in Italia ed ex proprietaria della Dogana Food dell’Ostiense, ha dato allo Studio GAD (studio di architettura che sta lavorando al progetto) per elaborare il concept di Huobi. La struttura, già di partenza, aveva degli spazi definiti, separati tra loro. È da qui che nasce l’idea di Mercato Orientale che verrà inaugurato ufficialmente il prossimo 7 febbraio. A Roma c’e Mercato Centrale a Termini, il Mercato di Testaccio e, poco distante da Huobi, c’è Eataly, che fa un po’ da contraltare geografico. Ma il concetto di mercato disegnato per Huobi appare diverso: è un luogo conviviale, di scambio, non solo gastronomico. Il progetto di Huobi sposa questa tendenza e la interpreta in chiave orientale. Ci saranno, quindi, tanti spazi con banchi, corner ed espositori.
Ogni banco prepara una specialità. Ci sarà quello specializzato nell’anatra alla pechinese e quello che fa assaggiare ramen, notoriamente simbolo della tradizione culinaria giapponese, ma con origini nella cultura cinese. E ancora, ci sarà il banco che prepara carne di maiale e quello che propone zuppe, grandi protagoniste nella cucina nipponica, consumate spesso e in abbondanza. Inoltre, qui si rispetta la tradizione: se la zuppa è di gradimento va “risucchiata”, rumorosamente, dalla scodella. Siete stati avvisati. Non solo piatti tipici, ma anche metodi di cottura orientali: nel caso delle zuppe, la sobbollitura, oppure il wok, tecnica orientale ormai entrata nelle cucine di molti perché mantiene inalterate le proprietà del cibo. I banchi di Huobi propongono poi verdure, cereali, spezie e un angolo dedicato al sushi. Ad accompagnare le pietanze, anche corner dedicati al bere tipico orientale: tè, tisane e grappe di riso. Questo grande Mercato Orientale è stato pensato non solo per sedersi e mangiare (ci sono chiaramente tavoli, sedie e una cucina vera e propria), ma anche per essere vissuto da cima a fondo. Si possono percorrere tutti gli 800 metri quadrati di superficie, dare un’occhiata alle varie proposte e poi, una volta deciso, sedersi e mangiare.
Proprio come da Eataly, tra i tanti spazi a disposizione una galleria è stata adibita allo shopping. Che sia di prodotti alimentari o di oggetti, Huobi anche in questo aspetto dimostra la sua anima di mercato. Tra gli scaffali si potranno trovare utensili orientali per la cucina, bacchette per il sushi, tazzine per il sake e così via. Infine, un ultimo dettaglio. Il progetto sembra voler richiamare molti concetti – l’amore per la cucina, la convivialità, l’energia -, ma Huobi significa letteralmente “valuta”, intesa come moneta concetto di scambio mercantile ma anche di culture. – (PRIMAPRESS)
Fonte: PrimaPress.it