(PRIMAPRESS) – LAMPEDUSA – I video acquisiti dalla Guardia di Finanza dell’operazione di ieri che ha filmato il trasbordo di 81 immigrati su un barchino trainato da una “nave madre”, apre un nuovo fronte di indagini sul fenomeno del traffico di migranti dalla Libia. Bloccate le navi delle Ong con i nuovi provvedimenti del Decreto Sicurezza voluto dal Ministro degli Interni Salvini, con l’episodio di ieri si è probabilmente aggiunto un anello mancante alle modalità del traffico. Il peschereccio libico che ha incassato i soldi da parte dei migranti per essere condotti al largo delle coste africane più vicine all’Italia è stato intercettato dalla GdF proprio mentre faceva il trasbordo delle persone a bordo del barchino al traino che poi sarebbe stato lasciato in alto mare. Ed è in quel momento che molto spesso sono intervenute le navi delle Ong per andare a recuperare magari l’imbarcazione con scarse possibilità di seguire una rotta. Un aiuto ai migranti che tuttavia va a chiudere la filiera criminosa di dei trafficanti. I 7 membri dell’equipaggio del peschereccio libico, sei egiziani ed un tunisino, sono stati arrestati con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione,secondo il Viminale, “è un precedente molto significativo e che getta nuove luci sul traffico di esseri umani e sulle modalità di arrivo in Italia”. Un modus operandi che potrebbe essere stato impiegato in alcuni dei numerosi casi di ‘sbarchi fantasma’ che si stanno susseguendo in queste settimane. – (PRIMAPRESS)