MILANO – Un innovativo sistema di accumulo energia, generata da fonti rinnovabili e da riutilizzare per il fabbisogno energetico degli edifici privati e pubblici, è stato recentemente ideato e brevettato da Pasquale Fontana, un imprenditore di Casapesenna, titolare di ‘Imprefon’, che da anni si dedica all’edilizia e alla progettazione di sistemi per il risparmio energetico. Si tratta del dispositivo ‘Megra’, un congegno integrato atto a conservare e restituire energia elettrica per usi domestici ed industriali, rendendo autonomi e indipendenti gli utenti dalle reti di distribuzione nazionali. Un’assoluta novità, non solo per la capacità di essere totalmente indipendenti energeticamente, ma anche per la possibilità di integrazione ad un normale impianto fotovoltaico, eolico, o di altra forma di energia rinnovabile.
Il progetto ‘Megra’, ha fin da subito catturato l’attenzione della comunità scientifica, e a breve il prototipo verrà esposto anche alla Città della Scienza di Napoli, presso la sede Campania NewSteel della Società SbS, situata nell’area multifunzionale di promozione e divulgazione scientifica di Bagnoli.
“‘Megra’ – fanno sapere gli esperti di una delle principali strutture nazionali promossa dall’Università degli Studi di Napoli Federico II – è un sistema rivoluzionario capace di adattarsi, con opportuno dimensionamento, a tutte le tipologie edilizie, regalando l’indipendenza energetica in qualunque posto del pianeta. Di particolare rilevanza l’eliminazione delle batterie, con le relative problematiche di ricarica, costi e smaltimento. Quest’ultimo elemento fa di questa invenzione un’ottima scelta anche sotto il profilo della tutela della salute e dell’ambiente”.
Pasquale Fontana, che prossimamente presenterà la sua invenzione anche in ambito accademico, dopo l’ultimazione del prototipo, ha dichiarato: “Sono felice di vedere ‘Megra’ prendere forma, anche grazie al contributo nella realizzazione del prototipo dell’azienda LabMec. Con questo sistema si risolve definitivamente il problema dell’accumulo e della successiva restituzione dell’energia prodotta. Infatti, integrando gli impianti ad energia rinnovabili con il dispositivo si ha la possibilità di accumulare tutta l’energia prodotta in eccesso e non consumata nell’arco della giornata, garantendo un’autonomia totale. Gli utenti potranno scegliere di distaccarsi completamente dalla rete di distribuzione, poiché nel caso di una continua sottoproduzione di energia entra in azione un motore termico detto “ausiliario”. Il sistema è notevolmente conveniente dal punto di vista economico, ed anche più efficiente rispetto ad un accumulo chimico attraverso batterie ricaricabili. Non si dovranno infatti, fare i conti con i tempi lunghi di ricarica, con il fastidioso effetto di autoscarica, e con una vita media legata ai continui cicli di ricarica delle batterie”.
“Il dispositivo – precisa Fontana – ha lo scopo di ridurre le spese per l’utente. Nei casi dei condomini con diverse unità abitative, per esempio è capace di offrire una soluzione atta a coprire le esigenze energetiche dell’edificio, con un importante riduzione dei costi di realizzazione, essendo un impianto unico al servizio di tutti i residenti, e con la possibilità di una gestione diretta dell’energia accumulata che viene ripartita tra tutti i condomini. Grazie alla sua modularità lo stesso vantaggio si ottiene anche per le abitazioni unifamiliari, gli edifici pubblici, commerciali, le fabbriche e le industrie.”
“Ho voluto anche curare l’aspetto ambientale, – ha concluso l’inventore Campano – con l’eliminazione dei rifiuti pericolosi derivanti dalla fase di costruzione, produzione e dal fine vita delle batterie. Utilizzando il dispositivo inoltre, si ottiene la riduzione dell’utilizzo di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili o vegetati tradizionali con una drastica riduzione di inquinanti immessi nell’atmosfera. Il sistema infine, può essere realizzato con le materie prime già presenti in loco nel rispetto del territorio e del paesaggio in cui viene installato”.