MILANO – La quarantena in casa può essere l’occasione per dare sfogo alle proprie passioni. E creare qualcosa di nuovo. È successo così a Lupo Daturi, un bambino di 9 anni residente a Binasco (MI) che frequenta la quarta elementare, e che ha messo a frutto il molto tempo a disposizione inventandosi da zero un nuovo videogioco. Nel costruire il suo percorso di fantasia si è però fatto aiutare dalla realtà: il COVID-19 che, come tutti i suoi coetanei e non solo, lo sta costringendo in casa è diventato il nemico da battere. Un terribile mostro, cui ha dato però le fattezze del virus, da sconfiggere con una potente astronave dotata di ogni genere di armi. Nato per divertimento, il gioco è diventata la piattaforma sulla quale sfidare compagni di classe e amici, il tutto ovviamente a distanza; assumendo una volta le parti del virus e un’altra quella dei “buoni” di CERBA.
Lupo ha preso la passione per la tecnologia dal padre Marco che è managing partner dell’agenzia di marketing digitale Zero Pixel. Ma non è l’unica passione che custodisce. «Adoro suonare la chitarra e pratico normalmente sport come sci, karate e subacquea; quest’ultimo l’ho iniziato quando avevo 4 anni», spiega. Lontano da quelli che possono essere gli stereotipi del classico “nerd”, Lupo frequenta da alcuni anni CoderDojo, la community che raccogliere club di programmazione gratuiti per giovani e giovanissimi. È qui che ha imparato a guardare ai videogiochi da un punto di vista diverso: non solamente da fruitore, ma da ideatore. «Per questo gioco ho usato la piattaforma Scratch, che già ho utilizzato per altri giochi. Volendo fare un gioco di combattimento tra astronavi, mi sono lasciato ispirare da quella che è la situazione oggi: da una parte ho messo il COVID-19, rappresentandolo all’incirca come le immagini del virus che sono state diffuse; dall’altra c’è l’astronave CERBA-20 il cui nome ho sentito in casa, deriva da un’azienda per cui lavora mio papà e che si sta muovendo per trovare delle soluzioni alla diffusione del virus».
Il gioco può essere ad un solo giocatore oppure a due giocatori. «Ci si sfida tra amici oppure si gioca contro il computer – spiega Lupo -. Possiamo tirare dei laser contro il COVID-19 ma possiamo anche farlo esplodere con delle mine che si ingrandiscono sempre di più; ci sono a disposizione anche dei razzi che inseguono il nemico. Non ultima, c’è la possibilità di usare uno scudo per proteggersi dai razzi. Qui COVID-19 non ha scampo».
Di CERBA-20 vs COVID-19 Lupo ha sviluppato una versione per pc. «Con i miei compagni passiamo ormai molto tempo davanti al computer. Ma le videoconferenze non sono come vedersi di persona». Lupo è anche autore di alcuni tutorial che pubblica sul proprio canale YouTube “Lupovero”, attraverso i quali aiuta i propri compagni di classe ad avvicinarsi all’informatica e ad utilizzare i principali programmi.