(PRIMAPRESS) – AGRIGENTO – E’ in corso alla Procura di Ragusa, l’interrogatorio che potrebbe portare alla convalida dell’arresto della comandante della nave Sea Watch3, la tedesca Carola Rachete per aver violato il divieto d’ingresso nel porto di Lampedusa ma anche per aver tentato con una manovra azzardata lo speronamento della motovedetta della guardia Costiera. Nei capi d’accusa rivolti alla comandante anche è contemplata anche l’aggressione a Pubblico Ufficiale.Questa mattina era arrivata ministro degli Esteri della Germania una raccomandazione al premier Conte impegnato a Bruxelles per le nomine Ue, ad attutire la posizione della responsabile dell’unità navale ma il Capo del Governo ha chiarito che ora le decisioni sono nelle mani della magistratura. Uno dei legali della capitana, l’avvocato Leonardo Marino, ha anticipato che Rachete risponderà a tutte le domande. Nell’aula 9 del tribunale, al secondo piano, presidiato dalle forze dell’ordine, è presente anche l’interprete. In udienza, davanti al gip Alessandra Vella, sono presenti il procuratore aggiunto Salvatore Vella e il pm Gloria Andreoli. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il suo vice Salvatore Vella e il pubblico ministero Gloria Andreoli.Fuori dalla Procura agrigentina è comparso anche qualche striscione a sostegno della comandante indagata mentre alcuni media televisivi hanno riportato le dichiarazioni dei portavoce dell’altra nave Ong sequestrata a Licata, la Mare Jonio che difendono l’operato della collega senza però, intervenire sul fatto che c’è stata una violazione di una legge di un paese membro. – (PRIMAPRESS)