MILANO – Abitare, così come respirare, interagire con le persone, produrre cultura, è una delle forme in cui si sviluppa il nostro modo di essere nel mondo. La vivibilità dello spazio si fonda sia su aspetti razionali e funzionali, sia su valori e significati che permettono alle persone di sentire un legame di appartenenza con i luoghi e di riconoscerli, siano essi spazi interni, pubblici, nuovi o riutilizzati.
Nasce da queste riflessioni, oggi più che mai di grande attualità, la prima edizione del corso Mente e Luoghi, Percezione e corporeità nel design dell’abitare contemporaneo, diretto dalla Prof.ssa Anna Anzani e gestito da POLI.design, in partenza a fine settembre 2020.
Il corso è rivolto a operatori nel campo del Design di Interni, dell’Architettura, della Psicologia, oltre a chi coltiva interessi in ambito filosofico, antropologico, musicale e potrà essere svolto mediante l’utilizzo di diverse forme di didattica, anche a distanza. Per cogliere la sfida che la dimensione urbana del futuro pone al contemporaneo Interior Design, il corso si propone di preparare professionisti in grado di integrare nella progettazione una conoscenza sempre più approfondita degli aspetti comportamentali, capaci di migliorare il design process e di gestire l’intersezione con altri campi disciplinari – filosofia, psicologia, antropologia, musica – per aumentare l’intelligenza di ciò che ci circonda e migliorare il nostro benessere.
Le scoperte in ambito neuro-scientifico aprono infatti prospettive sempre più stimolanti al progetto di spazi accoglienti e mettono in evidenza come la nostra capacità di comprendere gli altri e ciò che gli altri realizzano materialmente è fortemente legato alla nostra natura socio-relazionale, la cui struttura più profonda è la corporeità.
Progettare ambienti che influenzano il nostro comportamento non è una novità, ma recentemente anche gran parte delle aziende e delle istituzioni stanno diventando sempre più consapevoli delle opportunità offerte da un design centrato sull’uomo. Si comprende, ad esempio, come spazi meglio progettati per gli utenti e più adatti alle attività che vi si svolgono siano caratterizzati da una maggiore competitività; istituzionalmente si vedono i benefici di un design che mira ad una popolazione più sana.
La didattica è suddivisa in due moduli principali, La mente nei luoghi e I luoghi nella mente. La frequenza al corso è mensile, il giovedì e il venerdì di ogni mese, con un impegno giornaliero di 8 ore, dalle 9.00 alle 18.00. E’ possibile iscriversi anche a singoli moduli.
Più nel dettaglio, il modulo La mente nei luoghi propone riflessioni utili a promuovere un’integrazione fra la dimensione estetica e quella culturale nell’ambito del design degli spazi. Si affronterà lo studio del riuso, non solo come pratica alternativa sostenibile, ma anche come un’occasione per valorizzare le potenzialità di edifici portatori di significati e di memorie. Si considererà il progetto di nuove città e territori belli non solo in senso estetico, ma caratterizzati da bellezza sociale, rispetto dei diritti di cittadinanza, promozione dell’identità culturale del territorio. Il modulo I luoghi nella mente porterà il contributo di diverse discipline che si sono confrontate con la dimensione spaziale, cercando di approfondire il ruolo complementare che possono svolgere in una riflessione transdisciplinare.