MILANO – L’azienda con sede a Francoforte ha donato circa 300 licenze della soluzione Silverback per rendere operativi, gestire e mettere in sicurezza i dispositivi tecnologici messi a disposizione dei pazienti in terapia intensiva.
Le donazioni sono state indirizzate alle strutture sanitarie della Lombardia, epicentro del primo focolaio di coronavirus in Italia, e in particolare all’ospedale Sacco di Milano, ASST Valle Olona, ASST Melegnano, Multimedica e IRCCS San Matteo Pavia.
Roberto Casetta, Vice President of Global Sales di Matrix42, direttamente coinvolto nelle donazioni, spiega come l’azienda ha potuto offrire il proprio supporto: «Molte realtà, tra cui enti, associazioni e imprenditori hanno donato apparecchiature mediche o informatiche, a seconda delle proprie disponibilità. Molte di queste apparecchiature erano tablet rigenerati, dunque “vuoti”, senza nessuna applicazione. Matrix42 è intervenuta proprio su questi dispositivi con la propria tecnologia, caricando delle applicazioni e attivandoli per le video call per permettere ai pazienti delle terapie intensive di mettersi in contatto con i propri familiari. Infatti, i pazienti in terapia intensiva sono stati spesso ricoverati d’urgenza e non hanno avuto tempo di pensare alle cose da portare con sé e spesso non avevano a disposizione nessun mezzo di comunicazione. Superata la soglia di un reparto COVID-19, il contatto con il mondo esterno è pari a zero; questi dispositivi mobili sono stati per i pazienti l’unica finestra sul mondo».
Le donazioni sono state fatte attraverso il partner INIX Group, che ha installato la soluzione Silverback e configurato questi apparati.
Silverback è infatti un prodotto di remote control per il Mobile Device Management (MDM), che permette di gestire in modo agile i dispositivi portatili, come tablet e smartphone. Silverback converte questa tipologia di dispostivi in spazi di lavoro mobili completamente funzionali per aumentare la produttività, supportando comode funzioni di self-service e riducendo i tempi di risposta e i processi di implementazione. Inserendo una One Time Password, l’utente ha accesso ad applicazioni preconfigurate e può immediatamente usufruirne.
Matrix42 ha in questo modo espresso vicinanza non solo ai pazienti, che hanno finalmente potuto incontrare online le proprie famiglie in autonomia, ma anche al personale coinvolto nella gestione delle infrastrutture ospedaliere: «Affidando un dispositivo personale ai pazienti, e assicurandosi anche che fosse predisposto ad effettuare videochiamate e adeguatamente protetto, ha consentito di limitare al massimo il contatto tra lo staff ed i malati Covid19, riducendo i carichi di lavoro, il livello di stress, e permettendo a medici e paramedici di concentrarsi solamente sulle mansioni essenziali, cruciali per la riabilitazione. Offrire “indipendenza tecnologica” ai pazienti ha avuto quindi un’ulteriore conseguenza positiva, perché ha permesso di ridurre i contatti non essenziali alla cura».
Il dottor Orsi, il responsabile di sistemi informativi aziendali dell’Ospedale Sacco di Milano, ha dichiarato: «La possibilità di eseguire il delivery direttamente da remoto ha facilitato la gestione dei terminali mobili una volta dentro le aree di terapia intensiva, Silverback ci ha aiutati a configurare e gestire i device senza doverli richiamare in laboratorio periodicamente. La soluzione oltre ad essere rapida da implementare e semplice da gestire ci ha consentito di dare ai pazienti i dispositivi in grado di avvicinarli al mondo esterno. Adotteremo sicuramente questa soluzione anche dopo il momento di emergenza».