AREZZO – Importante traguardo per la Busatti, che ha appena ricevuto l’autorizzazione da parte dell’Istituto Superiore della Sanità a produrre e commercializzare mascherine chirurgiche di Tipo I ai sensi della norma UNI EN 14683:2019. Adesso le mascherine Busatti sono a tutti gli effetti presidi medici e non più semplici mascherine per la comunità. Un risultato di grande valore, se si pensa che ad oggi su circa 60 aziende toscane che hanno avviato analogo iter autorizzativo con l’ISS, solo 2, una delle quali è proprio Busatti, hanno ricevuto il nulla osta dell’Istituto.
L’azienda di Anghiari, che dal 1842 produce artigianalmente pregiati tessuti di arredamento in fibre naturali e che è di proprietà della stessa famiglia da otto generazioni, aveva avviato un processo di riconversione nello scorso mese di marzo, implementando la produzione di mascherine “TNT 3 veli Toscana 1”, così come richiesto dalla Regione Toscana per dare supporto alle strutture sanitarie nella fase iniziale di emergenza. “All’inizio della pandemia abbiamo subito deciso di mettere a disposizione il nostro impegno e il nostro know-how per contribuire ad affrontare l’emergenza sanitaria e collaborare attivamente per far fronte alla carenza generale di mascherine – dice Livio Sassolini, Amministratore di Busatti srl – la possibilità di tenere aperta l’azienda ci ha consentito di continuare a remunerare tutti i nostri collaboratori e a garantire loro la necessaria tranquillità in questo periodo così difficile; forte è stato anche il nostro desiderio di impegnarci in un percorso di ricerca e innovazione che in un settore come il nostro deve comunque essere continuo. Questo nuovo traguardo, che ci riempie di orgoglio, è stato reso possibile dal grande impegno di tutti i nostri collaboratori con le loro preziose competenze e dal supporto di Confindustria Toscana Sud, che sin dall’inizio ci ha aiutato pragmaticamente, attivando e rendendo viva una rete di collaborazioni fra aziende del territorio e assistendoci nel complesso iter autorizzativo con l’Istituto Superiore della Sanità”.
“Riconvertire un’azienda alla produzione di un nuovo prodotto è un’operazione che richiede molto tempo, investimenti, chiarezza delle norme e determinazione, ma grazie alla qualità delle materie prime, del processo produttivo e della gestione aziendale, Busatti produce oggi veri e propri presidi medici, mascherine chirurgiche di Tipo I ai sensi della norma UNI EN 14683:2019 e biocompatibili secondo la norma UNI EN ISO 10993-1:2010 – dice Fabrizio Bernini, Presidente di Confindustria Toscana Sud Delegazione di Arezzo – la produzione ed i controlli di Busatti, sia di processo che sul prodotto finale, sono gestiti e controllati secondo procedure ben definite che prevedono la tracciabilità dalle materie prime fino al prodotto immesso in commercio. Siamo lieti che un’azienda nostra associata abbia raggiunto un obiettivo così importante ed orgogliosi di rappresentare un territorio con imprenditori vivaci e sempre pronti a nuove sfide anche nei momenti più ardui e complessi”.