MILANO – QUNDIS, leader europeo nella produzione di sistemi AMR, ripartitori di calore, contatori di calore e d´acqua e smart meter gateways per la raccolta e la gestione di dati dei consumi energetici, annuncia che i suoi ripartitori di calore, i contatori elettronici dell’acqua e calore, i rilevatori di fumo ed i gateway di ultima generazione si aggiungono alla lista dei dispositivi conformi agli standard OMS (Open Metering System).
L’Open Metering System è l’unica specifica in Europa che, libera da brevetti, regola l’integrazione di diversi dispositivi di misura in un unico sistema sviluppato al fine di garantire la loro interoperabilità. L’OMS, infatti, è basato sullo standard Meter Bus (EN 13757) ed ha come obiettivo quello di definire la comunicazione tra le interfacce dei misuratori e dei sistemi, assicurando la compatibilità dei dati sui consumi, a prescindere dal tipo di energia misurata.
Le principali soluzioni QUNDIS già compatibili con gli standard OMS sono i ripartitori dei costi di calore Q caloric 5.5, i contatori dell’acqua elettronici Q water 5.5, i contatori di calore con modulo di comunicazione Q module 5.5, i rilevatori di fumo Q smoke 5.5 e Q smoke 5.5 R ed il Q gateway 5.5 direct, una delle più recenti soluzioni QUNDIS – basata su tecnologia cloud – che può gestire in modo smart tutti i misuratori all’interno di un immobile.
Grazie allo standard OMS, i dispositivi di produttori differenti possono essere integrati nei sistemi “aperti” QUNDIS in qualsiasi momento.
A tale proposito, Andrea Proietto, Technical Expert di QUNDIS in Italia, ha commentato: “Per chi utilizza questo genere di dispositivi, l’opzione migliore è sicuramente OMS. Quando scelgono QUNDIS, gli acquirenti sanno di poter fare affidamento su sistemi di misurazione interoperabili e orientati al futuro con redditività a lungo termine. l vantaggi offerti dallo standard OMS sono molteplici, basti pensare che – se applicato a sistemi di misurazione come il ripartitore di calore – può garantire che il sistema di lettura dei consumi non sia legato all’utilizzo di software specifici, dando quindi ancora più concretezza al concetto di sistema aperto.”