MILANO – Il nuovo Decreto Rilancio 2020 contiene un significativo rafforzamento delle agevolazioni “ecobonus”, il cui aumento delle percentuali è stato stimato nel 110% con la possibilità di usufruire immediatamente dello sconto fiscale con lo sconto in fattura e lo sconto del credito. «Si tratta di una grande opportunità- dichiara Leonardo Caruso, presidente di Anaci Milano e vicepresidente nazionale dell’associazione- per riqualificare il patrimonio edilizio nazionale. Quello che ci auguriamo fin da subito, però, è che si evitino intoppi burocratici e che si intervenga sui limiti temporali. Basti pensare che al momento per approvare una delibera condominiale ci vorrà molto più tempo rispetto al periodo antecedente al Covid19 perché bisogna rispettare il distanziamento sociale, quindi per permettere a tutti i condomini di partecipare alle riunioni bisognerà individuare degli spazi molto ampi. Ciò vuol dire che anche le comunicazioni interne saranno rallentate sui tempi, ai quali si dovranno aggiungere quelli per ottenere le varie autorizzazioni comunali, quelli per l’affidamento degli incarichi di progettazione e realizzazione delle opere, quelli per le modalità previste per la cessione del credito e lo sconto in fattura per i pagamenti effettuati dal 1°luglio 2020 al 31 dicembre 2021».
Per avere delle risposte certe e definitive, sulle modalità attuative specifiche bisognerà attendere il provvedimento da parte del Direttore dell’Agenzia dell’Entrate, da adottarsi entro il 18 giugno, nel frattempo una buona notizia arriva dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Riccardo Fraccaro, che nel corso di un webinar organizzato da Ance, ha espresso la volontà di migliorare la misura in sede di conversione del Decreto, in particolare ottimizzando proprio i tempi portando la scadenza al 2022. «Abbiamo avuto un boom di richieste da parte dei condomini- conclude Caruso, ma fino a quando non avremo dati certi sulle procedure e sui tempi non potremo procedere con le necessarie delibere assembleari. Occorrerà chiarire, le diverse tipologia di contribuenti ammessi ad accedere alla detrazione, (condomìni, persone fisiche, attività d’impresa, arti e professioni, cooperative, proprietà indivise, ecc.), criteri ambientali minimi, ossia i requisiti ambientali volti ad individuare le soluzioni progettuali. Insomma, speriamo in un chiarimento ed una semplificazione che permettano di far veramente decollare un progetto così importante e speriamo anche che non si ripeta il flop del precedente ‘bonus facciate’ che aveva le sue falle principali proprio nei tempi di scadenza e che non ha prodotto i risultati sperati».