MILANO – Si è chiuso ieri il corso in “Chemical Projects Engineering and Management” del Politecnico di Milano, destinato agli studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica e Ingegneria della Sicurezza e finanziato da Maire Tecnimont a partire dall’Anno Accademico 2017-2018, per una durata di quindici anni. Giunto al terzo anno, il corso si è svolto in piena fase covid con lezioni online in inglese, ed è finalizzato al potenziamento delle aree interdisciplinari tra la progettazione di processo di un impianto chimico e le relative tematiche di project management e valutazioni tecnologiche. Una ricca presenza tra chi è intervenuto durante l’ultima lezione: i professori che curano il corso, i direttori di dipartimento, il Presidente del Gruppo Maire Tecnimont Fabrizio Di Amato e l’AD Pierroberto Folgiero, unitamente ai tutor del corso, anch’essi ingegneri del Gruppo.
Nel corso dell’intervento, il Presidente Fabrizio Di Amato ha ripercorso la storia del Gruppo nato dal progetto imprenditoriale di unire, in un’unica piattaforma, le competenze distintive di più realtà italiane moltiplicandone il valore con nuova managerialità. Un patrimonio industriale, quello del Gruppo Maire Tecnimont, che oggi contribuisce sia direttamente sia tramite la propria supply chain alla crescita del settore di riferimento, trainando le PMI nell’internazionalizzazione delle eccellenze della manifattura italiana. “La nostra nuova sfida è essere propulsori per la ripartenza nazionale, dal nostro settore alla filiera, facendo da traino per i segmenti che sono interconnessi: un obiettivo portato avanti anche grazie alla continua e proficua collaborazione tra il mondo accademico ed il nostro Gruppo”.
Innovazione e rilancio da perseguire anche attraverso la spinta per industrializzare la transizione energetica, come ha ricordato l’AD Pierroberto Folgiero nel ripercorrere con gli studenti il progetto di accelerazione verde lanciato dal Gruppo con NextChem, la propria controllata attiva nella chimica verde e nell’economia circolare. “Per poter rivestire il ruolo di abilitatori industriali di questa transizione è necessario unire le competenze tecniche di ingegneri e tecnologi ad un approccio manageriale ed imprenditoriale. Questa cattedra è un ulteriore segnale che stiamo percorrendo la strada giusta, insieme”.