ROMA – Prendersi cura della salute del Pianeta è una priorità per l’uomo: i cambiamenti climatici, il consumo inadeguato delle fonti di energia, lo stato di salute degli oceani, la deforestazione sono alcune delle problematiche da risolvere su cui organizzazioni internazionali e singoli Stati sono già al lavoro. In tal senso, la tecnologia può rendere il nostro Pianeta un luogo più confortevole e sostenibile, in cui le generazioni future possono continuare a vivere e prosperare.
Ecco alcune tecnologie, raccolte dal sito In a Bottle, che nel prossimo futuro potrebbero aiutare la Terra, rendendo il nostro Pianeta un posto migliore.
Il Vetro Solare
E se ogni finestra di un grattacielo potesse generare energia? Questa è la promessa del vetro solare, una tecnologia emergente che sta suscitando molto interesse in chi si occupa di design e sostenibilità. Il vetro solare è un materiale per finestre opportunamente trasparente capace di catturare l’energia del sole e convertirla in elettricità.
Il grande ostacolo oggi è l’efficienza. Le celle solari ad alte prestazioni possono raggiungere un’efficienza pari o superiore al 25%, ma mantenere la trasparenza significa sacrificare l’efficienza con cui la luce viene convertita in elettricità. Un team dell’Università del Michigan sta sviluppando un prodotto in vetro solare che offre il 15% di efficienza lasciando passare il 50% della luce.
Il grafene
Più forte dell’acciaio, più sottile della carta, capace di condurre energia meglio del rame. Il grafene sembra essere un materiale miracoloso, fino a poco tempo conosciuto solo a livello teorico. Si tratta di uno strato ultra-sottile di grafite scoperto per la prima volta nel 2004 all’Università di Manchester. Ora è oggetto di intense ricerche e sperimentazioni, con molti che prevedono che sarà capace, dopo bronzo, ferro, acciaio e silicio, di promulgare l’evoluzione culturale e tecnologica della nostra specie.
Un grafene è spesso composto da un solo atomo, flessibile, trasparente e altamente conduttivo, rendendolo adatto a una vasta gamma di applicazioni come la filtrazione dell’acqua, il trasferimento di energia su grandi distanze con perdite minime e usi fotovoltaici. Aumentando notevolmente l’efficienza rispetto ai materiali attuali, il grafene può rivelarsi una pietra miliare per un mondo sempre più green.
La plastica vegetale
Le materie plastiche a base vegetale che biodegradano sono una soluzione appetibile, in quanto potrebbero, in teoria, sostituire molti dei prodotti di plastica già in circolazione. Una società indonesiana chiamata Avani Eco produce dal 2014 bio-plastica di manioca.
Attenzione: non tutte le bioplastiche biodegradano e si discute del merito di alcune tecniche di produzione. Un consumatore responsabile nel prossimo decennio dovrà saper conoscere il ciclo di vita dei prodotti che sceglie di acquistare.
Batterie sostenibili
La potenza è un fattore che limita lo sviluppo di molte tecnologie ecologiche. Il vento e il sole, ad esempio, sono in grado di generare grandi quantità di elettricità, ma la loro carenza in certi momenti ha ostacolato l’adozione delle tecnologie basate su di esse. Allo stesso modo, le auto elettriche stanno facendo passi da gigante, ma fino a quando la portata non aumenta e i tempi di ricarica diminuiscono, i combustibili fossili domineranno.
Le batterie esistono e continueranno ad esserci, in quanto autoalimentarsi solo attraverso energie rinnovabili risulta oggi troppo costoso. Una società chiamata Form Energy sta sviluppando quelle che sono conosciute come batterie acquose a flusso di zolfo che costano tra $ 1 e $ 10 al chilowattora, rispetto ai $ 200 al chilowattora di quelle al litio. Anche i tempi di conservazione dovrebbero aumentare, forse per mesi. La sperimentazione di Form in California, se darà esiti positivi, potrebbe fornire una tabella di marcia al resto del mondo.
Sensori ambientali
Per curare il Pianeta occorre misurarlo. I sensori ambientali sono una delle tecnologie poco conosciute che permettono che ciò accada, e la diffusione dei sensori in rete sarà una delle tecnologie fondamentali per favorire ogni sforzo legato alla sostenibilità.
I sensori di inquinamento in rete attualmente in uso aiutano a prevenire e ridurre le problematiche ambientali. Rispetto al passato, oggi sensori piccoli come un centesimo monitorano la qualità dell’aria e dell’acqua, identificando gli inquinanti e acquisendo dati in tempo reale su fenomeni che sono cruciali per il nostro benessere sociale ed economico. Sono in fase di realizzazione sensori indossabili per analizzare la qualità dell’aria e reti di sensori localizzati che monitorano l’utilizzo di energia e acqua negli edifici per ridurne gli sprechi. L’ulteriore proliferazione di questi sensori avrà un impatto positivo sul modo in cui viviamo.