(PRIMAPRESS) – STRASBURGO – Dopo l’esito del risicato voto di ieri che confermava Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea con 383 voti (solo 9 voti in più dei 374 necessari), si è aperto un dibattito per analizzare come si è costituto il polo dei contrari con la Lega e Fratelli d’Italia in testa. Sono stati 327 gli eurodeputati che hanno votato contro mentre gli astenuti erano 22 con una sola scheda bianca. In tutto hanno votato 733 eurodeputati. La tedesca è la prima donna a ricoprire questo ruolo. L’attuale ministro della Difesa succede al lussemburghese Jean-Claude Juncker il cui mandato scade il 31 ottobre. I 14 voti del Movimento Cinque Stelle sono stati decisivi per l’elezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione. L’attesa, considerato buona parte dei Socialisti, tutti i liberali e tutto il PPe avevano dichiarato il loro appoggio alla candidata tedesca. Il voto segreto ha invece cambiato le proporzioni in campo. Senza il voto favorevole dei 14 esponenti del M5S la von der Leyen sarebbe stata bocciata dal Parlamento europeo. L’ex ministra della Difesa tedesca si è detta compiaciuta “di non aver ricevuto il voto della Lega e dei partiti populisti che sono qui a Strasburgo ma con un’idea di Europa diversa”. I deputati europei valuteranno le competenze dei nuovi commissari nelle audizioni che si svolgeranno la prima settimana di ottobre, poi la nuova commissione europea dovrà ricevere l’investitura del Parlamento europeo a Strasburgo nella sessione plenaria tra il 21 e il 24 ottobre. “Il mio lavoro comincia adesso” “Mi sento molto onorata sono sopraffatta, la fiducia che riponete in me la riponete nell’Europa, un’Europa forte e unita da est a ovest, da nord a sud, pronta a combattere per il futuro invece che contro se’ stessa. Il compito che dovrò affrontare pesa su di me ed il mio lavoro comincia adesso”. Ursula von der Leyen, dopo la sua elezione ha dichiarato: “Ringrazio tutti i membri del parlamento europeo che hanno deciso di votare per me, ma il mio messaggio è lavoriamo insieme in modo costruttivo”, ha aggiunto. “Nella democrazia la maggioranza è la maggioranza”. – (PRIMAPRESS)