ROMA – La nuova frontiera dell’idrogeno, le batterie innovative, le fuel cell, la ‘cattura’ della CO2, i biocarburanti e i nuovi materiali per il fotovoltaico ad alta efficienza, ma anche progetti, infrastrutture di ricerca e modelli innovativi di produzione e consumo come le comunità energetiche. Sono le tematiche al centro di Energia e New Green Deal – Strategie e metodologie per la transizione energetica ed il rilancio post-COVID, il nuovo numero della rivista ENEA “Energia, Ambiente e Innovazione” dedicato alla decarbonizzazione come motore di crescita e occupazione e agli impatti della crisi sullo scenario energetico (enea.it).
Un tema centrale è l’allarme per le ripercussioni della crisi: alcune stime parlano di un calo del 6% della domanda globale di energia, il peggiore da oltre 70 anni, e di un -8% delle emissioni di CO2, il livello più basso dal 2010, frutto però del blocco forzato delle attività più che di politiche e comportamenti “virtuosi”. “Gli impatti cumulativi sul sistema energetico del COVID-19 saranno maggiori delle precedenti recessioni e, nel lungo periodo, potrebbero definire e persino rimodellare il sistema energetico”, avverte Francesco La Camera, direttore generale di IRENA, l’Agenzia internazionale per le fonti rinnovabili, sottolineando che “siamo a una svolta per il nostro futuro che richiede sforzi mai visti, dalla generazione e produzione di energia alle modalità di utilizzo”. Di fatto, secondo IRENA, gli investimenti necessari per la completa decarbonizzazione del settore energetico potranno arrivare fino a 130 trilioni di dollari da oggi al 2050 (Global Renewables Outlook: Energy Transformation 2050).
Altro tema strategico è la crisi come occasione irripetibile per accelerare la transizione energetica e far ripartire l’economia: strategie e proposte emergono dalle interviste al direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), Fatih Birol, al presidente di Brembo, Alberto Bombassei, all’AD di Maire Tecnimont, Pierroberto Folgiero, al direttore Innovability di Enel, Ernesto Ciorra, e alla Commissario Ue all’Energia, Kadri Simson, secondo la quale “la pandemia non ha mutato la sfida al global warming e all’obiettivo della neutralità climatica al 2050: è necessario ogni sforzo affinché la crisi diventi un’opportunità per costruire un futuro migliore per i cittadini europei. E con il Green Deal possiamo farlo”. Per il presidente dell’ENEA Federico Testa “si tratta di un progetto pienamente condivisibile, così come sono condivisibili i segnali che l’attuale Governo ha dato su queste tematiche. La sfida, adesso è tradurre il Green Deal e Next Generation Ue in fatti concreti, in opportunità di crescita, occupazione e competitività per il nostro Paese, con scelte oculate, proiettate verso il futuro, che sappiano individuare le difficoltà e gli ostacoli da superare, ma anche i punti di forza per gestire efficacemente la transizione”.
In questa direzione vanno anche le analisi di scenario firmate dal vicepresidente della BEI, Dario Scannapieco, e da esponenti delle istituzioni come il presidente della X Commissione del Senato, Gianni Girotto, il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut, l’on. Luca Squeri della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, l’amministratore delegato di RSE, Maurizio Delfanti, il presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo, e Giovan Battista Zorzoli del coordinamento FREE. Una speciale sessione della rivista è poi a cura dei ricercatori dell’ENEA e, in particolare, del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili con l’aggiornamento sulla ricerca dell’Agenzia in tema di Green Deal, transizione energetica e decarbonizzazione.