ROMA – Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha annunciato il lancio di me.t (Merck Education in telemedicina) il percorso formativo per i professionisti della salute disponibile gratuitamente su MediMerck.it, il portale dell’azienda dedicato a medici e farmacisti.
In questo momento di emergenza sanitaria in cui milioni di persone vivono in isolamento, la digitalizzazione del rapporto medico-paziente consente una serie di soluzioni che vanno ben oltre la sola offerta di visite a distanza per consulti o monitoraggi medici. La telemedicina sta acquisendo un ruolo sempre più centrale, fornendo al paziente una modalità unica e allo stesso tempo efficace di assistenza.
All’incremento della domanda di servizi di telemedicina, corrisponde, a livello mondiale, una crescita senza precedenti delle aziende che offrono queste soluzioni.
Basti pensare al caso della Ping An Good Doctor, società cinese leader in questo settore, che con l’esplosione dell’epidemia di Coronavirus, all’inizio del 2020, ha ricevuto 1,11 miliardi di visite totali alla sua piattaforma e decuplicato il numero dei nuovi utenti registrati1.
L’Occidente non è da meno: negli Stati Uniti, ad esempio, TeladocHealth, società texana leader nelle soluzioni di telemedicina, ha registrato un numero totale di visite alla sua piattaforma superiore a 2 milioni nel primo trimestre del 2020, con una crescita pari a quasi il 90% su base annua. Più delle metà degli utenti accedevano al servizio per la prima volta, per verificare possibili sintomi di malattia da Covid-192. Questi sono solo due casi tra i più rappresentativi: il vertiginoso aumento nella richiesta di soluzioni di telemedicina, sta guidando una crescita di tutto il settore, il cui valore sembra destinato a raddoppiare entro il 2025.
Tra 5 anni, secondo un report di Research and Markets, il mercato globale della telemedicina varrà 162 miliardi di dollari3.
Anche nel nostro paese l’emergenza sanitaria ha evidenziato la necessità di accelerare nell’applicazione di soluzioni digitali in grado di garantire maggiore efficienza nel monitoraggio e nell’assistenza ai pazienti in assenza di forme di interazione in presenza. Questa esigenza sta assumendo carattere di assoluta urgenza per quelle persone, fragili o con cronicità, che necessitano di essere seguite costantemente.
Inoltre è emersa la necessità di pensare a modalità di screening innovative, anche a distanza, in quanto proprio le attività di prevenzione sono state quelle più impattate dalla pandemia, con conseguenze importanti nel caso di patologie severe come le malattie cardiache e i tumori4.
Me.t intende rispondere a questi bisogni insoddisfatti sempre più pressanti, facendo cultura e formazione sul tema della telemedicina. Il progetto si sviluppa attraverso una serie di webinar gratuiti disponibili on demand sulla piattaforma medimerck.it, con i quali i professionisti della salute potranno approfondire le loro conoscenze sulla telemedicina e i suoi ambiti di applicazione: gli argomenti trattati vanno dal quadro normativo di riferimento agli aspetti legali di responsabilità professionale-sanitaria, dal patient engagement ai nuovi modi di relazionarsi con il paziente. Non manca inoltre un webinar ad hoc sulla comunicazione efficace a distanza.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questa iniziativa, che conferma ancora una volta la nostra attenzione alle potenzialità delle digital technologies nell’ambito della salute – ha dichiarato Antonio Messina, a capo del business farmaceutico di Merck in Italia. Intendiamo essere sempre di più un Healthcare provider a 360°, che non si limita all’offerta di soluzioni terapeutiche all’avanguardia: vogliamo sviluppare e proporre soluzioni digitali innovative in grado di fare una reale differenza nella vita delle persone. In questo periodo così difficile che vede il sistema sanitario sempre più sotto pressione, la telemedicina assume un ruolo di rilievo. Il nostro augurio è che la piattaforma me.t possa costituire uno strumento utile, che risponda alle esigenze formative e informative dei professionisti della salute e consenta loro di migliorare fattivamente la gestione da remoto del paziente”.