MILANO – CHEP Italia, società specializzata in soluzioni per la supply chain, è una delle oltre 1.600 aziende al mondo Top Employers 2021 proclamate da Top Employers Institute (TEI), l’ente di certificazione internazionale che riconosce l’eccellenza delle condizioni di lavoro offerte dalle imprese ai propri dipendenti. CHEP è stata certificata come Top Employer Europa per il quarto anno consecutivo, con UK, Irlanda, Spagna, Germania, Polonia, Belgio e Francia, oltre all’ Italia, accreditati individualmente.
La certificazione viene ogni anno rilasciata alle aziende che raggiungono e soddisfano gli elevati standard richiesti dalla HR Best Practices Survey, programma suddiviso in 6 macro aree che esamina e analizza in profondità 20 diversi argomenti e rispettive Best Practices, tra cui People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning, Well-being, Diversity & Inclusion e molti altri.
Le condizioni offerte ai dipendenti e le pratiche HR testimoniano il raggiungimento dell’obiettivo aziendale di CHEP fissato per il 2020 intitolato “Better Workplace”, con particolare riferimento a diversità e inclusione (D&I). Questo è il primo riconoscimento nel settore del pallet pooling in Italia grazie, tra l’altro, al 56% di donne manager e ai progetti per il miglioramento organizzativo, tra cui il programma “Knowledge Transfer” lanciato durante la pandemia.
“In CHEP lavoriamo tutti i giorni per valorizzare i nostri collaboratori favorendo l’apprendimento costante, la crescita dei talenti, un ambiente di lavoro trasparente e inclusivo in grado di rispondere sempre più alle esigenze di equilibrio tra vita lavorativa e privata. La pandemia ha rafforzato la centralità del benessere lavorativo perché i lavoratori oggi sono costantemente alla ricerca di tranquillità e di condizioni che consentano loro di continuare a vivere, curare a distanza i propri cari, crescere e progettare il futuro”, ha dichiarato Francesca Amadei, Country General Manager Italia di CHEP.
Tra i progetti italiani che hanno catturato l’attenzione dei responsabili di TEI il “Knowledge Transfer”, un modello di apprendimento in streaming lanciato durante l’emergenza sanitaria che ha permesso alle persone di condividere le proprie expertise con il resto della popolazione aziendale. È nata così, ad esempio, la Supply Chain Academy, in cui sono state messe a disposizione di tutti conoscenze e competenze di settore utili ad altri dipartimenti aziendali.
Secondo Stefano Sollazzo, HR Manager di CHEP Italia “il potere generativo e di innovazione è stato molto forte e siamo già orientati a ripeterlo il prossimo anno. Ciò che poi ha garantito il successo del progetto è stata la voglia di partecipazione delle persone in azienda, che hanno visto nel programma uno spazio per aiutare i colleghi e per condividere il proprio know-how”.
Altro elemento distintivo della politica di gestione del personale di CHEP Italia è risultato il programma di inclusione teso alla promozione del gender balance grazie al quale oggi la società può vantare una popolazione femminile del 52% e un tasso di donne manager del 56%.
“Abbiamo già raggiunto gli obiettivi per la parità di genere e il nostro intento è proseguire su questa strada e affermarci tra le aziende più integrate per cui lavorare, anche attraverso un programma di accessibilità formulato a livello europeo dalla nostra società che tiene conto di diversi fattori: disabilità, LGBTQ+ e forza lavoro multi generazionale”, conclude Sollazzo.