ROMA – Leonardo ha firmato un contratto con Fincantieri del valore di circa 150 milioni di euro per la fornitura di equipaggiamenti per i primi due sottomarini U212 Near Future Submarines (NFS), che entreranno a far parte della flotta della Marina Militare Italiana a partire dal 2027. Si tratta di dotazioni strategiche per la sorveglianza e la protezione degli spazi subacquei italiani e internazionali. Il contratto prevede la progettazione e realizzazione di un Combat Management System di nuova generazione, che deriva dagli sviluppi in corso su “Legge Navale”- il piano di ammodernamento della Marina Militare Italiana-, nell’ambito del più ampio programma siglato tra Fincantieri e la Forza Armata per lo sviluppo, l’acquisizione e il sostegno tecnico-logistico di due sottomarini U212 NFS più due in opzione, derivanti dalla classe Todaro.Leonardo fornirà, inoltre, un laboratorio di simulazione e training che verrà installato presso il Centro Addestramento Sommergibili della Marina Militare Italiana a Taranto, nonchè supporto logistico iniziale, incluso l’addestramento del personale e un primo set di parti di rispetto.
I nuovi sottomarini NFS sono una versione aggiornata e tecnologicamente più avanzata del progetto U212A avviato nel 1996 per la costruzione di 4 unità subacquee per l’Italia, entrati in linea a partire dal 2006. Per Leonardo questo contratto riveste un’importanza strategica nel navale: dal punto di vista commerciale, l’azienda amplia la sua offerta alsettore dei sottomarini. Dal lato industriale, la sinergia con i sistemi già forniti sulle navi di superficie, incluse le future configurazioni, sarà una spinta ulteriore a investimenti per lo sviluppo e l’innovazione delle linee di prodotto, in particolare del Combat Management System. Il rafforzamento dei business tradizionali, anche attraverso la valorizzazione di competenze trasversali come il comandoe controllo, è uno dei pilastri del Piano Strategico “Be Tomorrow –Leonardo 2030”.
Leonardo supporta percorsidi crescita sostenibile grazie alla sua leadership nelle tecnologie di nuova generazione