BREMA – Airbus è stata selezionata dalla Commissione Europea per studiare la fabbricazione di veicoli spaziali nello spazio attraverso il programma Horizon 2020. Il progetto PERIOD (PERASPERA In-Orbit Demonstration) si focalizza sull’assemblaggio e la fabbricazione di satelliti in orbita. Questo contratto di studio di fase A/B1, del valore di 3 milioni di euro, durerà due anni, con l’obiettivo di continuare con un dimostratore in orbita.
La “fabbrica orbitale” prevista da PERIOD sarà pioniera nella costruzione di componenti importanti come riflettori d’antenna, assemblaggio di componenti di veicoli spaziali e sostituzioni del payload del satellite, direttamente nello spazio.
Questo progetto è il precursore della futura produzione di grandi strutture in orbita. Produrre direttamente in orbita rivoluzionerà il modo in cui i sistemi spaziali sono progettati, costruiti e gestiti. Ha vantaggi significativi rispetto all’approccio tradizionale – dove tutto viene prodotto sulla Terra e successivamente trasportato nello spazio – poiché gli oggetti realizzati nello spazio sono liberati dai vincoli e dai requisiti del lancio (limiti di massa e volume del lanciatore, resistenza strutturale per resistere al lancio).
Per raggiungere questo obiettivo, Airbus Defence and Space a Brema, sta guidando un team di sette innovatori europei, portando le proprie competenze in campi come il funzionamento robotico, la realtà virtuale e l’assemblaggio nello spazio. I membri del team: DFKI, EASN-TIS, GMV, GMV-SKY, ISISPACE, SENER Aeroespacial e Space Applications Services.
Convalidando queste tecnologie innovtive, PERIOD dimostrerà il valore della manutenzione, della produzione e dell’assemblaggio nello spazio. Inoltre aiuterà l’Europa a sviluppare capacità e infrastrutture industriali per posizionarla all’avanguardia nel mercato della manutenzione e della produzione in orbita. PERIOD stimolerà la ricerca futura e genererà nuove opportunità commerciali, con conseguente creazione di posti di lavoro e crescita in questa tecnologia orientata al futuro.
La futura fabbrica spaziale, così come il dimostratore, potrebbe essere messa in orbita da un lanciatore e poi attivarsi e iniziare a produrre in orbita come un free flyer. Una missione dimostrativa alternativa, che offre più flessibilità e un costo inferiore, sarebbe quella di utilizzare l’infrastruttura ISS.
“Airbus sta lavorando sulle tecnologie di produzione in orbita da più di un decennio e il programma PERIOD aiuterà l’Europa a portare il suo know-how tecnologico combinato al livello successivo”, ha detto Silvio Sandrone, responsabile dei progetti futuri di esplorazione spaziale di Airbus. “I futuri sistemi spaziali su larga scala possono essere prodotti e assemblati solo in orbita, quindi è fondamentale che l’Europa sia all’avanguardia in questa capacità chiave”.
I team di Airbus sono già coinvolti in una serie di altri programmi di ricerca nello spazio, tra cui Metal3D, la prima stampante 3D in metallo ad essere implementata nello spazio il prossimo anno, parte di un progetto finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e il progetto MANTOS, che ha dimostrato le operazioni di assemblaggio robotico e basato su AI con il supporto dell’Agenzia Spaziale Tedesca (DLR).