ROMA – Sempre più frequentemente la ricerca di base è il terreno fertile per lo sviluppo di applicazioni tecnologiche che la ricerca stessa non aveva previsto: un risvolto tanto più probabile quanto più le idee e gli strumenti della scienza si muovono su terreni di frontiera e di scoperta. È così che, a un secolo di distanza dalla teoria che è valsa il Nobel ad Albert Einstein per la scoperta che dimostra di fatto l’esistenza dei quanti di luce, la meccanica quantistica è diventata la nuova frontiera delle tecnologie all’avanguardia, tanto da essere il fondamento per i computer quantistici del futuro. Domani alle 18 Leonardo Banchi, Stefania De Curtis, Raffaele Tripiccione, Paola Verrucchi – tutti esperti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare –dialogano in diretta streaming su “Il quanto tecnologico. Dalla fisica quantistica ai computer del futuro”.
Il Quantum Computing, sul quale l’intero Pianeta sta impiegando ingenti risorse e le menti migliori, promette di modificare radicalmente il nostro rapporto con la complessità, dall’economia alle telecomunicazioni, dalla fisica fondamentale alla biologia, dalla medicina alle previsioni meteorologiche.
Fino al 27 aprile, poi, tutti possono contribuire a un esperimento partecipato tra linguistica cognitiva e data science, proposto da FEM, Future Education Modena: accedendo alla piattaforma di linguistica digitale LINDA (https://linda.education/iquanti/) – progettata per innovare la didattica della lingua italiana e l’educazione mediale – i partecipanti accedono a un esperimento collettivo; l’obiettivo è mettere la percezione dei singoli al servizio dell’analisi di fenomeni sociali e linguistici complessi, per scoprire una realtà granulare, articolata, non appiattita.