BOLOGNA – La ricerca e l’innovazione tecnologica realizzate in Emilia-Romagna nel settore delle costruzioni e del restauro. Ma non solo. Le opportunità e la promozione internazionale delle imprese emiliano-romagnole del comparto del restauro nonché una “Summer school after damages” che, partendo dall’esperienza maturata a seguito al sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012, formi esperti internazionali sulla riduzione e gestione del rischio correlato agli impatti di eventi naturali catastrofici. Sono questi, in sintesi, alcuni dei contenuti di 6 progetti e programmi sostenuti dalla Regione con risorse regionali ed europee Por Fesr 2014-2020 per un ammontare complessivo di 3,7 milioni di euro e realizzati dalle Università di Ferrara, Bologna e Parma, Assorestauro e dal Clust-ER Build, comunità di soggetti pubblici e privati quali atenei, centri di ricerca, imprese, enti di formazione che condividono idee, competenze, strumenti, risorse per sostenere la competitività dei sistemi produttivi più rilevanti dell’Emilia-Romagna.
Le iniziative sono state presentate questa mattina a Bologna, in viale Aldo Moro, dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, da Alessandro Zanini presidente Assorestauro e Marcello Balzani, presidente Clust-ER Build Emilia-Romagna. Nei prossimi giorni troveranno spazio anche nella programmazione scientifica dei lavori della XXVI° edizione del Salone internazionale del Restauro che si terrà a Ferrara, dal 18 al 20 settembre, assieme a RemTech Expo, evento internazionale specializzato sulle bonifiche, rischi ambientali e naturali, sicurezza, manutenzione, riqualificazione, rigenerazione del territorio, cambiamenti climatici e chimica verde e sostenibile.
“Questi progetti- sostiene l’assessore Costi- dimostrano come si possano potenziare competitività e valore anche nelle costruzioni, che come tutti i settori ha bisogno di innovazioni in grado di introdurre nuove tecnologie e conoscenze. La Regione, con i progetti finanziati, vuole sostenere concretamente questa trasformazione. La sicurezza sismica, la diagnostica predittiva, le tecnologie smart, la creazione di prototipi in 3D, sono il frutto di buone pratiche e modelli operativi di innovazione che daranno nuovo slancio al settore. E questa missione l’abbiamo affidata al Build Cluster edilizia e costruzioni che si occupa di sviluppare attività di ricerca collaborativa e trasferimento tecnologico mettendo assieme laboratori di ricerca pubblici e privati, centri per l’innovazione, operatori della formazione e soprattutto tante imprese. Un processo e una modalità collaborativi per potenziare ricerca e innovazione che ci aiutino a continuare a competere a livello europeo e internazionale e che sono rafforzati anche nell’esperienza di ricostruzione post sisma”.
“Il Cluster Build– sostiene il presidente Balzani– ha selezionato degli obiettivi strategici, necessari ad abilitare imprese, professioni tecniche e tutti gli operatori della filiera. E questi sono diventati progetti concreti che renderanno possibile integrare diagnosi predittive, sistemi di sicurezza, nuovi materiali smart sostenibili e processi di building information modeling su casi studio reali per definirne modelli di intervento e di gestione. Quando si sale su un’auto- dice Balzani- ormai tutto è ‘parlante’, sensori e interfacce registrano e analizzano dati fondamentali per la sicurezza di guida e l’ottimizzazione del consumo. Invece, entrando in un edificio questo oggi non accade: tutto è ‘muto’. Ogni componente non dice nulla, o molto poco, di come si stia integrando con gli altri componenti, di come invecchi e degradi, a quali sollecitazione sia esposto per programmare la sua vita manutentiva e non solo, per la sicurezza e il benessere degli abitanti e dei servizi che in questo spazio si svolgono. Questa è la trasformazione in atto su cui i laboratori di ricerca regionale stanno lavorando insieme alle imprese, anche per internazionalizzare le nostre abilità, competenze e prodotti. E tutto verrà sviluppato anche in rapporto al grande cantiere regionale del sisma 2012”.
“Il nostro rapporto con la Regione ha le sue radici nel 2012– spiega il presidente Zanini-. Le attività congiunte sia su base locale che estera, nel corso di questi anni, hanno promosso e portato risultati concreti per le aziende associate di Assorestauro. È un orgoglio proseguire la collaborazione con la Regione che ha affiancato e finanziato Assorestauro nei progetti originali che coinvolgono, oltre alla parte commerciale, un ampio risvolto tecnico e di formazione. Nel 2019 svilupperemo due progetti che coinvolgeranno le aziende locali che si occupano del restauro, che saranno impegnate in attività sia con gli Stati Uniti che con Israele, attraverso importanti partnership con associazioni ed enti locali. L’approccio ai progetti di internazionalizzazione è come sempre inclusivo, tiene quindi sempre presente le altre realità che sul territorio, o a livello nazionale, possano contribuire al rafforzamento delle azioni di promozione e potenziare le opportunità per il nostro comparto industriale. Questo è il caso delle sinergie che si stanno attuando con il Cluster e con la Fiera Ferrara”.