MILANO – Cisco presenta New Trust Standard, un nuovo modello di riferimento che permette alle aziende di valutare il loro livello di affidabilità durante il percorso di trasformazione digitale, così come di creare relazioni di fiducia con i clienti in un mondo sempre più ibrido e in cui i dati raccolti online e il panorama delle minacce informatiche è in costante aumento.
Supportato dai dati della nuova edizione dello studio Cisco 2021 Consumer Privacy Survey, New Trust Standard stabilisce i seguenti elementi chiave necessari affinché un’azienda sia in grado di guadagnare, mantenere e far crescere la fiducia dei clienti:
- Architettura Zero-Trust: permette di tenere lontano i criminali informatici, verificando costantemente la connessione di ogni dispositivo.
- Trusted supply chain: significa sapere tutto dei dispositivi che utilizziamo, da come sono prodotti a dove si trovano, lavorando a stretto contatto con i fornitori per evitare qualsiasi tipo di rischio.
- Trattamento dei dati: gestire e proteggere adeguatamente i dati, indirizzando le aspettative dei clienti e i requisiti normativi.
- Trasparenza: essere chiari su quali dati vengono raccolti e come vengono utilizzati; comunicare in modo trasparente eventuali problemi nel momento in cui si verificano e ciò che si sta facendo per porvi rimedio.
- Certificazioni e conformità legislativa: infondere fiducia ai clienti attraverso le certificazioni di affidabilità ottenute da enti indipendenti.
“La fiducia è più di un sentimento”, ha detto Anthony Grieco, Chief Information Security Officer di Cisco. “Le aziende digitali devono poter verificare l’affidabilità e la resilienza delle proprie soluzioni e azioni. Questo nuovo framework ci aiuta a capire quelli che sono gli elementi chiave che ci permettono di rendere tangibile tutto ciò”.
In un’economia digitale come quella attuale, tali elementi sono fondamentali per consolidare la fiducia dei consumatori. Secondo il Cisco 2021 Consumer Privacy Survey, che ha coinvolto 2600 intervistati in 12 paesi, i consumatori hanno espresso un chiaro desiderio di trasparenza e controllo rispetto a come vengono trattati i dati dalle aziende. I principali aspetti emersi dallo studio includono:
- “Attivisti della privacy”: circa un terzo dei consumatori intervistati ha assunto un ruolo più attivo nella protezione della propria privacy, inclusi coloro che hanno richiesto la modifica o la cancellazione dei propri dati (il 25% in Italia).
- Normativa sulla privacy: le normative in questo ambito sono percepite positivamente dal 75% degli intervistati in Italia, sebbene la conoscenza di tali regolamentazioni sia ancora piuttosto bassa (44% in Italia).
- Protezione durante la pandemia: la maggior parte delle persone non vuole rinunciare alla protezione della privacy in particolare quando si tratta dei dati relativi alla propria salute.
- Back to office: il 68% degli intervistati in Italia, una delle percentuali più alte in Europa, vede l’utilizzo del Green Pass come un importante aiuto per un rientro in ufficio sicuro.
- Intelligenza artificiale: i consumatori (il 56% in Italia) hanno espresso preoccupazione riguardo l’utilizzo dei dati personali che vengono raccolti e gestiti da sistemi basati sull’intelligenza artificiale.
“La privacy è un elemento essenziale quando si parla di fiducia”, ha commentato Harvey Jang, Chief Privacy Officer di Cisco. “Trasparenza, chiarezza e controllo sono fondamentali per creare e mantenere rapporti di fiducia con i consumatori”.