SAN FRANCISCO – L’innovazione è da sempre un elemento strategico per Eni: con questa nuova sfida, come Digital Open Innovation, si vuole sottolineare l’interesse e il presidio degli ecosistemi di innovazione con l’obiettivo di intercettare trend emergenti che potrebbero avere un impatto significativo sul settore energetico.
In occasione dell’evento di lancio, Eni non solo ha approfondito le principali tendenze in tre diverse aree di business ma ha anche incontrato una selezione di startup americane individuate da Mind the Bridge.
“Eni, a sostegno dei propri obiettivi di decarbonizzazione – afferma Dario Pagani, Responsabile Digital & Information Technology – ha scelto da tempo di collaborare attivamente con le più interessanti start up e scale up internazionali. L’apertura di questo outpost in una delle più vivaci aree di innovazione conferma la volontà di Eni di posizionarsi alla frontiera del digitale”.
“Le aziende che decidono di aprire un innovation outpost nella Silicon Valley possono beneficiare di un osservatorio privilegiato sull’ecosistema numero uno al mondo dove nascono tutte le ‘next big things’. – commenta Alberto Onetti, Presidente di Mind the Bridge – Noi di Mind the Bridge abbiamo l’onere e l’onore di supportare dal 2019 le attività di scouting internazionale di Eni. Questo avamposto che da oggi ospiteremo e supporteremo a San Francisco è un ulteriore e significativo passo in avanti nel loro innovation journey”.
L’open innovation outpost di Eni, ospitato presso l’innovation center di Mind the Bridge, è situato nel più prolifico ed effervescente polo di attrazione per start up al mondo; non a caso, secondo una recente ricerca, più di 300 delle aziende Fortune500 hanno deciso di stabilire qui una presenza stabile.