(PRIMAPRESS) – MONACO – Si è conclusa la 14ma edizione della Classic Week, dedicata alle imbarcazioni d’epoca. Nello specchio d’acqua del principato monegasco, davanti al prestigioso Yacht Club de Monaco cha ha appena compiuto 110 anni, erano ormeggiate le classi metriche, nate dopo la creazione del calibro internazionale del 1906, sono invitate a Monaco: 6 M JI, 8 M JI, 12 M JI e 15 M JI, che comprende Tuiga, l’ emblematico veliero dello Yacht Club de Monaco, che compie 110 anni quest’ anno. L’opportunità è di vedere in regata ciò che di meglio è stato creato per competere, come prova la buona salute delle classi 6 metri e 8 metri. La 12 M JI sarà rappresentata da La Spina, un capolavoro di progettazione e design italiano, e dal ritorno, French Kiss, appena uscito dai cantieri di restauro, che nel 1987, timonato da Marc Pajot, ottenne la migliore prestazione finora di una barca francese in Coppa, vale a dire raggiungere le semifinali dei Challenger a Perth.La International Schooner Association ha scelto Monaco, dopo Capri, per il secondo raduno della sua giovane storia, la Schooner Cup Series. Una dozzina di golette, tra cui Invader (1905), Puritan (1930) o Elena of London 2009 (replica del 1910), restituiranno al molo un aspetto storico, quando arrivavano per svernare in attesa della primavera e assistevano agli Incontri di Motonautica.Tra i nuovi arrivati della Monaco Classic Week: Atlantic, la famosa goletta dello Yacht Club di New York che nel 1905 stabilì il miglior tempo sulla traversata dell’Oceano Atlantico, in 12 giorni, 4 ore 1 minuto e 19 secondi. Ricostruito sotto la direzione di Ed Kastelein, specialista nella replica di famose barche a vela, l’Atlantic, con i suoi 66 metri, è una replica identica della goletta a tre alberi che Charlie Barr aveva ordinato per conquistare la Kaiser’s Cup nel maggio 1905. Fu solo il 1° agosto 1980 che Eric Tabarly migliorò questo tempo di riferimento su un percorso di 2.925 miglia.Accanto a queste prestigiose flotte troviamo i Dinghy 12 piccole barche a vela, veri e propri gioielli di legno verniciato e accessori luccicanti, uno sciame di una ventina di farfalle che volteggiano nella baia.A riva ricordiamo che le banchine sono aperte al pubblico che è libero di passeggiare nel Monaco Classic Week Village di circa 20 espositori tutti legati allo yachting classico: cantieri navali, artigiani, pittori marini, scultori e fotografi, con un tema americano generale per l’arredamento.Davanti alla Clubhouse dello YCM, una esposizione inedita “G.L. Watson e la Coppa America” delizierà gli appassionati di yacht classici che per la prima volta su questa sponda dell’Atlantico possono scoprire di più su quelle prime barche, che hanno gareggiato in Coppa America e stabilirono la supremazia statunitense. La mostra allestita sul Quai Louis II presenta foto inedite dell’ archivio George Lennox Watson, lo sfortunato progettista scozzese autore di quattro British Challengers tra cui uno Shamrock per Sir Thomas Lipton. Pioniere dello spionaggio industriale, per ogni edizione della Coppa ottenne fotografie delle barche americane in azione o nel cortile per studiarle. Questa collezione unica e storicamente significativa è stata messa a disposizione dello Yacht Club da G. L. Watson & Co a Liverpool.Uno spettacolo accessibile a tutti Competizioni di regolarità e manovrabilità per le barche a motore, regate per gli yacht a vela e sfilate di eleganza – presiedute da S.A.R. la principessa Beatrice d’Orleans Borbone alla presenza di S.A.R. la principessa Camilla di Borbone delle Due Sicilie – sono solo alcuni dei punti salienti che attendono gli spettatori.Se in acqua si sono incrociate le vele d’antan, in banchina gli chef su yacht classici si sono sfidati a colpi di mestolo per produrre il piatto più creativo. – (PRIMAPRESS)