MILANO – 1700 percorsi formativi attuati per altrettanti giovani e donne tra competenze lavorative artigianali e tecnologiche, dall’agroalimentare all’elettrico, dall’informatica al web-journalism, e avvio di 27 microimprese per giovani, donne e migranti di ritorno, supportati anche attraverso formazione su business plan, educazione finanziaria, pratiche di coltivazione o di gestione di impresa.
Sono solo alcuni dei risultati del progetto “Ripartire dai Giovani”, co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e parte del Programma Migrazioni di ACRA Senegal-Italia attivo dal 2016.
Il progetto ha avuto l’obiettivo di creare e migliorare le opportunità formative e lavorative in un territorio transnazionale importante bacino di provenienza di flussi migratori: le regioni di Sédhiou e Kolda in Senegal, con implementazione delle attività da parte di ACRA, e di Gabu in Guinea Bissau, da Mani Tese; insieme a partner in loco ed in Italia, come: il Comune di Milano, l’Università di Milano-Bicocca, STMicroelectronics Foundation, l’Associazione Stretta di Mano e associazioni locali.
In dettaglio, il progetto si è distinto in tre macro-aree puntando su attività di formazione, e sviluppo attività d’impresa, con particolare attenzione ai giovani (15-35 anni), alle donne e i migranti di ritorno, ma anche di intrattenimento, sensibilizzazione e costruzione di relazioni per informare sui rischi delle migrazioni irregolari.
La Formazione e rafforzamento delle competenze professionali dei giovani in diversi ambiti occupazionali in Senegal ha previsto la creazione di 2 hub informatici e ha coinvolto 250 persone formate in diversi settori produttivi (agroalimentare e settori complementari, agroecologia, gestione d’impresa, elettricista), 80 giovani formati per tecniche di web-journalism, 1200 in informatica di base e 200 in informatica avanzata.
Sempre in Senegal, sono state accompagnate 27 imprese di giovani, donne e migranti di ritorno: 12 a Sedhiou, 15 a Kolda; poi 40 persone formate in educazione finanziaria, 30 in business plan, 21 donne in trasformazione di prodotti locali e gestione d’impresa, con 37 stage avviati.
La sensibilizzazione ha dato vita a oltre 100 eventi tra tornei sportivi, spettacoli teatrali, murales, la proiezione in un Cine-festival con 20 testimonianze e attività di comunicazione radio, social e whatsapp che hanno raggiunto oltre 500mila senegalesi. Attività destinate a proseguire nel tempo.
Cissao Drame e Sekho Sakho sono migranti di ritorno, grazie alle loro attività di allevamento e agricoltura formano e offrono opportunità di crescita ai ragazzi del luogo. “Vedere i giovani migrare fa soffrire – dice Sakho nel video realizzato dall’associazione – e si può realizzare ciò che si fa in Italia anche qui in Africa”.
Coumba Aw è una studentessa della regione di Sédhiou, che ha partecipato ai corsi di web journalism organizzati da ACRA: “Uso i social media anche per pubblicare informazioni e sensibilizzare sulla salute riproduttiva, sui matrimoni precoci, e sulla migrazione. Penso che la tecnologia digitale sia ormai indispensabile per lo sviluppo delle nostre comunità!”.