MILANO – Proofpoint ha identificato una nuova variante di malware che si avvale di significative capacità anti-analisi e anti-reversione. Il malware, scritto nel linguaggio di programmazione Go, utilizza più librerie open-source Go per condurre attività dannose. Denominato Nerbian remote access trojan (RAT), questo malware sfrutta temi legati al Covid-19 e all’Organizzazione Mondiale della Sanità per diffondersi.
“La disponibilità di funzionalità open source e le opportunità di massimizzare il loro ritorno criminale guidano come sempre le azioni degli autori di malware”, spiega Sherrod DeGrippo, Vice President, Threat Research and Detection di Proofpoint
I ricercatori di Proofpoint hanno denominato il malware sulla base di una funzione che viene nominata nel codice del malware. Nerbia è un luogo immaginario del romanzo Don Chisciotte.
Il RAT Nerbian appena identificato sfrutta più componenti anti-analisi in diverse fasi, comprese diverse librerie open source. È scritto in un linguaggio di programmazione Go agnostico al sistema operativo (OS), compilato per sistemi a 64 bit, e sfrutta diverse routine di crittografia per eludere l’analisi della rete. Il linguaggio Go è sempre più diffuso tra gli attori delle minacce, probabilmente a causa della sua facilità d’uso.