(PRIMAPRESS) – AOSTA – Anche il premier Conte dalla sede Onu di New York aveva fatto riferimento allo stato di collasso del ghiacciaio Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, lungo il versante italiano del massiccio del Monte Bianco, sollecitando nel suo discorso sul clima l’inderogabilità di prese di posizione forti. L’allarme dato dal sindaco del comune valdostano, Stefano Miserocchi ha scosso tutte le comunità di montagna difronte al pericolo annunciato di un rischio collasso di una massa nevosa di circa 250mila metri cubi.Una conferma arrivata dalle strutture tecniche della Regione Valle d’Aosta e della Fondazione Montagna sicura, registrando un’accelerazione del movimento che ha raggiunto la velocità di 50-60 centimetri al giorno. Una situazione che fa crescere la tensione perché come spiegano i tecnici, non si ha a disposizione un vero sistema di monitoraggio tale da consentire l’attivazione di preallarmi o allarmi al superamento di soglie definite. Unico dispositivo messo in atto, finora, è la chiusura della strada comunale della Val Ferret.
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