MILANO – È online su… il video ufficiale di “CAOS”, il nuovo singolo di FABRI FIBRA già certificato Platino e disponibile per la rotazione radiofonica.
Il video, come i precedenti clip dei singoli estratti dal nuovo album “PROPAGANDA” (brano con Colapesce Dimartino certificato Platino e accompagnato da un video con oltre 21 milioni di views visibile su https://youtu.be/VZgtEU4B70o) e “STELLE” (https://youtu.be/0rr69sAyuOM, con Maurizio Carucci, cantautore e frontman degli Ex-Otago), è stato realizzato da COSIMO ALEMÀ.
Volti, movimenti, sguardi e labbra che raccontano in bianco e nero le parole del brano firmato da Fabri Fibra, Madame e Lazza e appoggiate su una base di Lowkidd.
FIBRA aveva raccontato così il brano: “Quella sensazione che provi quando sei lontano da quello che ti fa stare bene, che sia una persona, una passione, nel mio caso la musica” e aveva poi aggiunto: “Dopo anni di assenza dalle scene, avevo bisogno di tornare per mettere fine a quel caos interiore.
Il ritornello di Lazza esprime in pieno quella sofferenza e quella nostalgia. La strofa di Madame e la mia sono due stili completamente diversi che riescono a convivere alla perfezione su questa base di Lowkidd”.
“CAOS” è la title track dell’ultimo disco di FABRI FIBRA, album di cui il rapper – riconosciuto da tutti tra i pilastri del rap italiano – ha curato direttamente tutti gli aspetti (dalla scelta delle basi ai testi, dalle collaborazioni all’immaginario visivo sia del disco che dei video).
“CAOS” ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e critica debuttando fin da subito in vetta alla classifica ufficiale album e in quella vinili, dopo aver conquistato nel giro di poche ore dalla pubblicazione tutte le piattaforme digitali (nella prima settimana di uscita “CAOS” è stato tra i 3 album più ascoltati in digitale al mondo).
Il disco è rimasto stabile per 10 settimane consecutive nella Top10 della classifica italiana ed è stato certificato in breve tempo Platino.
Si avvicina nel frattempo la chiusura del tour che ha portato Fibra in giro per l’Italia durante tutta l’estate e questi primi giorni di autunno.
Ultimo appuntamento in agenda il 22 ottobre a Brescia (Dis_Play) dove Fabri Fibra e il suo fidato dj Double S ripercorreranno i successi che hanno segnato i 20 anni di carriera del rapper italianoa partire da “Dalla A alla Z” e “Applausi per Fibra” passando per “Pamplona” e “Tranne te” fino ad arrivare a “Propaganda” (per settimane ai primi posti della classifica Earone e già certificato Platino) e “Stelle” (anche questo tra i brani più programmati dalle radio questa estate).
Avevamo lasciato Fabri Fibra (artista che dal debutto nel 2002 con “Turbe Giovanili” ha venduto ad oggi oltre 1 milione di copie) alla fine del 2019 con gli ultimi appuntamenti legati al disco precedente, “FENOMENO”, quando la pandemia si è abbattuta su tutto il mondo. Questo album è frutto di quei 3 anni di isolamento (“tutti i miei dischi precedenti sono frutto di quello che vedevo all’esterno, questo è sicuramente un disco più personale, parla più di me”), una sorta di ritiro interrotto solo dall’ascolto di centinaia di beat, basi su basi alla ricerca di quella scintilla capace di dare il là ad una idea, un testo che nel giro di poco tempo arriva alla sua forma definitiva.
“CAOS” (l’immagine della copertina, scattata sulla spiaggia di Grado, richiama un raro momento di pace raccontato in un film drammatico che si intitola “Galveston”) contiene 17 canzoni che si sono ritrovate a parlare l’una con l’altra, episodi di una serie i cui temi centrali vanno dal successo e i suoi risvolti (“Amici o Nemici”), al ritorno nel rap game (“Goodfellas”, “Sulla Giostra”, “Demo nello stereo”) dalla fotografia dell’elettore disilluso (il singolo già certificato Platino “Propaganda”) alla critica verso una società sempre più consumista (“El Diablo”), passando attraverso capitoli come “Cocaine” (“butto un po’ di politicamente scorretto nel rap game per vedere che effetto fa e non potevano che esserci due veri pistoleri del rap italiano a chiudere il pezzo”) e “Noia” (su un tappeto sonoro costruito su un sample di Miles Davis Fibra racconta “la noia che ti assale quando sei vittima della routine, anche quando dorata” chiudendo il brano con una perla di saggezza di Charles Bukowski), “Brutto Figlio Di” (“una critica alla società attuale”) e “Stelle” (“ripensare a quelle estati sul lungomare tra discoteche e palme”), “Pronto al Peggio” e “Fumo erba” (“volevo scrivere un pezzo che criticasse gli effetti negativi della marijuana dopo un uso prolungato”), “Nessuno” (“una storia di stalking narrata in prima persona”) e “Liberi” (“una canzone che parla dell’importanza di affrontare certi “momenti no” senza sentirsi dei perdenti”).
L’album si apre e chiude con un intro (che si apre con la voce di Gino Paoli che canta “Il cielo in una stanza”) e un outro (“qualcosa che ormai non si fa più dato che nessuno ascolta più i dischi per intero”) che prima tracciano il punto della situazione raccontando in pochi versi tutta la discografia di Fibra fino ad oggi e poi chiudono il disco ringraziando tutti quelli che hanno collaborato alla sua nascita, raccogliendo come in un puzzle, Guè e Salmo, Marracash, Colapesce e Dimartino, Francesca Michielin, Rose Villain, Ketama126, Neffa, Lazza, Madame e Maurizio Carucci degli Ex-Otago, artisti chiamati da Fibra a collaborare a questo decimo disco della sua carriera perché “le canzoni mi sembrava avessero bisogno di loro per essere complete”.