ROMA – “Si tratta del 170esimo robot destinato alla chirurgia installato in Italia – spiega il prof. Massimo Carlini, Primario Chirurgo dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma e presidente della Società Italiana di Chirurgia – Da Vinci XI è un dispositivo di ultima generazione prodotto dalla società Intuitive ed è composto da una console attraverso la quale l’operatore può trasmettere dei comandi a delle braccia automatizzate. Il chirurgo è in grado così di utilizzare dei micro-strumenti per operare con estrema precisione all’interno dell’addome o del torace del paziente, senza tremori e con una drastica riduzione dei traumatismi tissutali.
In Italia nel 2021 sono stati eseguiti oltre 2600 interventi di chirurgia robotica: soltanto cinque anni fa, erano poco più di 1000. Nel mondo, invece, lo scorso anno sono state circa 1 milione e mezzo le operazioni di chirurgia mininvasiva robot-assistita. Tutte le nuove pubblicazioni scientifiche tendono a confermare come rappresenti una tecnologia sempre più importante in ambito chirurgico, pur comportando un sensibile allungamento dei tempi operatori e dei costi complessivi.
La tecnica robotica è indicata soprattutto in campo urologico, chirurgico generale e ginecologico, con particolare riferimento alle patologie tumorali. Non richiede un training molto lungo ed è adatta specialmente ai giovani, per la loro confidenza con i controller e con la realtà mediata.
Il robot presentato oggi presso le sale operatorie dell’Ospedale Sant’Eugenio prende il nome da Leonardo Da Vinci e fa riferimento all’Automa Cavaliere, il cavaliere meccanico ideato intorno al 1495 che il grande inventore presentò durante una festa a corte di Ludovico Sforza, probabilmente in occasione del matrimonio della nipote.”