ROMA – Adolfo Urso, è il nome scelto da Giorgia Meloni per il ministero dello Sviluppo economico, diventato ministero delle Imprese e made in Italy. Militante di Fratelli d’Italia della prima ora con un passato in An e Msi, presidente del Copasir dal 2019, giornalista. Il senatore di Fdi passerà così da presidente del Copasir, il comitato di controllo degli 007 italiani, a numero uno del Mise, dopo essere stato in passato viceministro per le attività produttive al tempo dei governi Berlusconi.
Nato a Padova nel 1957 da genitori di origini siciliane, ex scout, Urso è laureato in Sociologia, con lode a La Sapienza di Roma ed è iscritto all’ordine dei giornalisti del Lazio dal 1984. La sua esperienza politica inizia negli anni Ottanta quando fa parte della Direzione nazionale del Fronte della gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano (Msi) di Gianfranco Fini. É poi tra i leader della corrente interna del Msi, “Proposta Italia”, guidata da Domenico Mennitti e sarà tra gli ispiratori di Alleanza nazionale. Tanto che alla fondazione a Fiuggi, nel 1995, introduce i lavori del congresso. Urso segue poi il corso della destra italiana: nel 2008 è tra i sostenitori del Popolo della Libertà avvicinandosi a Berlusconi dopo la rottura con Fini. Tra gli incarichi che ricopre in questi anni c’è quello di viceministro alle Attività produttive, con delega al Commercio Estero per otto anni dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2010, nei governi Berlusconi 2 e 3.