ROMA – Dal Comune di Roma, come anche dalla Prefettura Capitolina, continuano ad essere notificate cartelle esattoriali ai contribuenti anche per migliaia di euro. “Difesa Consumatori e Contribuenti” segnala i continui annullamenti delle cartelle da parte dei Giudici di Pace, in particolare ora anche del Comune di Roma: oltre all’annullamento di multa e cartella, il Comune viene anche condannato alle spese. Segnala l’avv. Cristiano Ceriello, responsabile legale dell’associazione, come anche l’ultima sentenza del Giudice di Pace di Roma ottenuta dai legali dell’associazione oltre ad annullare le cartelle e multe del Comune di Roma, sancisce che il Comune va anche condannato alle spese di giudizio. Difatti con la sentenza n.ro19388/2022, della Dott.ssa Marini, ottenuta proprio dall’avv. Ceriello per il contribuenti D.A., il Giudice della Capitale ribadisce come qualora il contribuente “contesti alla PA l’omessa notifica di un atto in sede di opposizione, spetta a quest’ultima provare l’effettivo perfezionamento della notifica dell’atto stesso”, in mancanza è conseguente l’annullamento dell’atto e la condanna alle spese di Giudizio.
Importante sentenza per i contribuenti che ribadisce come la notifica di una cartella non sia un atto definitivo, anzi. Proprio per questo le sedi nel Lazio dell’associazione stanno riscontrando come dall’estate 2022 le cartelle provenienti da Prefettura e Comune di Roma abbiamo subito un aumento esponenziale anche per migliaia di euro.
Come ricorda il presidente dell’associazione, Dott. Pasquale Di Carluccio, bisogna però muoversi per tempo, per opporsi vi sono solo 30 giorni e spesso, il pagamento nei 60 giorni confonde i contribuenti che perdono in molte occasioni il diritto a ricorrere.
Insomma, opporsi è possibile, le cartelle vengono annullate, ma bisogna muoversi per tempo onde salvaguardare non solo i propri diritti ma pure le proprie tasche.