“Fin dal nostro arrivo a Trigoria, ormai tanti anni fa- ha detto Carlo Tosti, presidente della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico– abbiamo creduto fortemente che la mobilità fosse un aspetto fondamentale da considerarsi quale fattore abilitante in termine di salute, sicurezza, innovazione e soprattutto inclusione. Grazie ad una sempre proficua collaborazione, fatta di una partnership pubblico/privata, è stata possibile la realizzazione di infrastrutture e nuovi edifici in tutto il territorio. Una riqualificazione urbana trainata da un progetto culturale di ampio respiro, che continua grazie al Social Green Masterplan e al Piano di Sviluppo futuro”. Il Campus Bio-Medico, terzo Ateneo in Italia per numero di studentesse iscritte nelle facoltà scientifiche Stem, impiega più di 2mila dipendenti tra Policlinico e Università e forma 3mila studenti con le facoltà di medicina e chirurgia, ingegneria, scienze e tecnologie per l’uomo e l’ambiente.
“L’evento di oggi è particolarmente simbolico- ha commentato Domenico Mastrolitto, direttore generale del Campus Bio-Medico SpA- e ha visto per la prima volta al Campus la partecipazione di accademici del nostro Ateneo insieme a rappresentanti istituzionali e player industriali di riferimento della mobilità innovativa, al fine di alimentare una riflessione che, partendo dalle nuove tecnologie disponibili e dai modelli comportamentali della green economy orientati alla sostenibilità integrale, possa generare sul territorio iniziative concrete di mobilità innovativa e sicurezza stradale. Il programma Social Green Masterplan, di cui si è dotato il Campus Bio-Medico per guidare il Piano di Sviluppo al 2045, potrà sviluppare e accogliere nuove iniziative in tal senso al fine di implicarne le conseguenti opportunità in termini di sicurezza e di sviluppo economico, sociale, ambientale a beneficio del Paese nell’ottica di una rinnovata sinergia pubblico-privata”.
Al Campus Bio-Medico, infine, un ruolo importante è stato dato alla tutela della biodiversità nel territorio di riferimento con il nuovo bosco urbano, in cui sono state piantate complessivamente 3.680 piante di differenti specie arboree, arbustive e autoctone che consentiranno di assorbire fino a 315 tonnellate di CO2 in 20 anni e fino a 1.922 Kg di PM10 all’anno.