(PRIMAPRESS) – BARCELLONA – Come era prevedibile le condanne della Corte Suprema spagnola ai “secessionisti” della Catalogna, non poteva non far riesplodere le tensioni in Spagna. Ieri Girona, Terragona, Lleida e soprattutto Barcellona sono state assediate dai manifestanti avvolti nelle bandiere catalane. Nonostante le migliaia di persone nelle strade, gli scontri con le forze dell’ordine sono stati contenuti. Ma, intanto, domani le proteste si spostano a Madrid, alla Porta del Sol a partire dalle 19,30 per un’altra notte di contestazione che sarà ancora più numerosa.La sentenza emessa dal tribunale spagnolo con provvedimenti per circa 100 anni di pena per i dissidenti, appare come una forzatura politica molto grave. “Inevitabile” un nuovo referendum sull’indipendenza della Catalogna. Così ha commentato l’ex vicepresidente catalano,Junqueras, condannato a 13 anni di carcere per sedizione. “Questa controversia si dissolverà solo con le urne” ha detto Junqueras. “Continueremo e non ci arrendiamo perché non l’abbiamo mai fatto e non lo faremo mai. La prigione e l’esilio ci hanno reso più forti e hanno rafforzato le nostre convinzioni democratiche”.
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