ROMA – Arriva il luxury manager, il professionista delle vendite nel mercato del lusso. Buone maniere, galateo dello spazio, gestione del conflitto e gentilezza, le materie del suo percorso formativo.
Secondo una rilevazione dell’ufficio studi dell’Accademia Italiana del Galateo sono aumentate del 400% le richieste da parte dei grandi brand di moda per avviare corsi in house per formare i “professionisti del lusso”. “Parliamo di top brand, oltre 20 grandi aziende del settore – spiega Samuele Briatore, presidente dell’Accademia e autore del volume Il teatro del lusso (Marsilio) – che investendo su queste nuove figure hanno visto aumentare il proprio fatturato del 4% e la produttività fino al 23% negli uffici e nella distribuzione”.
Sensibilità relazionale, gestione positiva delle criticità, capacità di assistere con discrezione l’esperienza d’acquisto, conoscenza delle diverse culture e abilità nell’assecondare specifiche necessità: queste le skill indispensabili per un luxury manager, alla base dei corsi sviluppati per il mercato del lusso dall’Accademia. Sono state circa 700 le persone formate dall’Accademia e da Briatore in questi ultimi 10 anni, con risultati tangibili anche dal punto di vista economico. Sempre secondo l’analisi dell’Accademia di Galateo, infatti, il 30% delle persone formate come “luxury manager” hanno visto aumentare il proprio livello professionale.
“L’acquisto in una boutique di lusso – conclude Briatore – è sempre di più un’estensione del brand stesso, riservata a un cliente esigente che non vuole interruzioni dell’esperienza. È per questo che creare professionisti capaci di assistere e guidare questo viaggio è una scelta vincente”.