TORINO – E’ stata presentata oggi, a Torino, la prima edizione del Festival della Tecnologia: una rassegna inedita – pensata e organizzata dal Politecnico di Torino nel 160esimo anniversario dalla sua fondazione – che per la prima volta si propone di esplorare la relazione tra tecnologia e società con un approccio umanistico e democratico, partendo dal presupposto che la tecnologia non sia soltanto il risultato di scienza e innovazione, ma sia prima di tutto il frutto di un’abilità squisitamente umana, la creatività, e come tale deve rimanere accessibile e comprensibile a tutti.
Con questo spirito il Festival si propone di riavvicinare i singoli, i cittadini, ai grandi temi e alle importanti sfide presentati dallo sviluppo tecnologico e, per fare questo, il programma propone un approccio analitico-critico di lunga durata, che non si limita all’esplorazione del mondo digitale, ma affonda le sue radici anche nelle più consolidate – ma ancora attuali e cruciali – forme di tecnologia, dalle infrastrutture alle telecomunicazioni: nello studio delle sfide, dei rischi e delle problematiche di ieri e di oggi risiede la chiave per scoprire, orientare e tutelare le possibilità di domani.
Il Politecnico di Torino vuole fare dono alla città e alla cittadinanza di una rassegna di ampio respiro che offra gratuitamente approfondimenti e riflessioni articolate, una chiave di lettura per il mondo complesso in cui viviamo. Il programma, quindi, è caratterizzato da una forte interdisciplinarità: si parlerà, certo, delle innovazioni tecniche più recenti, ma ampio spazio sarà dato alle implicazioni sociali, ambientali, etiche, economiche, politiche con incontri che tratteranno, tra gli altri temi, di intelligenza artificiale, big data, blockchain, hackeraggio, low-tech, mobilità sostenibile, ecologia, ma anche di cibo, sport, musica, cinema, letteratura, filosofia, religione e spiritualità. La tecnologia non esisterebbe, del resto, senza un innato senso del bello; e ci metterebbe di fronte a grandi pericoli se non fosse regolata dal senso del buono.
Dal 7 al 10 novembre saranno a Torino oltre 300 i relatori da tutto il mondo che si alterneranno in occasione degli oltre 160 incontri diffusi su tutto il territorio cittadino e regionale.
Tra questi: il Premio Nobel Joseph Stiglitz, a cui sarà conferita la Laurea ad honorem in Ingegneria Gestionale; il grande chef Ferran Adrià; l’astrofisica Ersilia Vaudo Scarpetta; l’astronauta Samantha Cristoforetti, a cui il Politecnico conferirà la Laura ad honorem in Ingegneria Aerospaziale; i grandi architetti Antoine Picon, Carlo Ratti e Zhang Li; Piero Angela, che terrà una lectio dal titolo Tecnologia, cultura e informazione; il saggista bielorusso Evgeny Morozov; lo scrittore Alessandro Baricco.
Il Festival si chiuderà con un incontro che vuole tirare le fila della quattro-giorni di dibattiti e riflessioni condivise: un Processo alla tecnologia che vedrà confrontarsi il Rettore dell’Università degli Studi di Torino Stefano Geuna, il Presidente del CNR Massimo Inguscio, il Direttore Generale dell’Istituto Italiano di Tecnologia Gianmarco Montanari, la docente di Filosofia della Scienza Simona Morini e il Rettore del Politecnico Guido Saracco.
Il Festival della Tecnologia è realizzato con la curatela del Rettore Guido Saracco, del delegato per la Cultura e la Comunicazione Juan Carlos De Martin e del giornalista Luca De Biase.