(PRIMAPRESS) – CULIACAN (MESSICO) – La città messicana di Culiacán è sotto assedio dopo l’annuncio dell’arresto di Ovidio Guzmán López, figlio del signore della droga, El Chapo che dopo varie catture ora sta scontando l’ergastolo nel supercarcere di ADX Florence di New York. Ad aver generato la rivolta in uno dei centri dove opera il cartello di Sinaloa, sono gli affiliati del gruppo criminale tanto che il governo dello stato federale ha dovuto consigliare ai suoi cittadini di non uscire di casa per le tensioni che si sono create. Ovidio, 28 anni, soprannominato il “topo”, è accusato di traffico di droga. Proprio come suo padre, Joaquín Guzmán. Per le strade ci sono civili mascherati a bordo di camionette e Suv, armati anche di mitragliatrici pesanti, e cadaveri (abbiamo deciso di non pubblicare le foto, ndr). Detonazioni di armi di grosso calibro sono state udite in città, il bersaglio sono soldati e forze di polizia presenti sul territorio. Barricate sono state erette in diversi punti di Culiacán, causa della paralisi del traffico. Migliaia di persone sono rimaste in casa. Negozi e uffici sono chiusi nel timore di finire coinvolti nel conflitto a fuoco incrociato fra gli uomini armati legati all’arrestato e le forze dell’ordine. Il servizio di trasporto pubblico è stato sospeso in tutta la città. – (PRIMAPRESS)