COMO – Entra nel vivo il XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale dal titolo “Rotte Sicure per Orizzonti di Salute”.
L’evento è di scena a Como fino a domenica 27 ottobre nella splendida cornice dello Sheraton Lake Hotel e riunisce sulle rive del lago reso celebre dal Manzoni più di 150 relatori, tra pediatri ed esperti nel campo dello sviluppo psicofisico dei bambini e della diagnosi e terapia delle malattie dell’infanzia e oltre 600 medici di tutta Italia.
Tra gli argomenti di cui si discute a Como, i corticosteroidi inalatori in età evolutiva, l’attività sportiva e l’alimentazione complementare attraverso tre Consensus intersocietarie; l’enuresi, la febbre e il dolore in età pediatrica, oltre ai risultati di una survey negli ambulatori su pelle del neonato e del bambino. E ancora: l’otite, i disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico, l’importanza della vitamina D in età pre adolescenziale e adolescenziale, l’intervento chirurgico e le allergie, le infezioni respiratorie ricorrenti, l’odontoiatria pediatrica, i benefici e i limiti del succhietto; infine, spazio alla pediatria della disabilità, al veganesimo, alle punizioni corporali, agli emangiomi infantili e alla gestione del prurito in dermatologica, progetto globale a cui la SIPPS ha lavorato in collaborazione con il reparto di dermatologia del Bambino Gesù di Roma e che ha visto, uno accanto all’altro, le figure del pediatra, del dermatologo e dello psicologo.
“Desidero ringraziare personalmente tutti coloro che hanno permesso di organizzare il nostro evento di punta in un luogo così suggestivo e carico di significato storico e letterario – ha dichiarato nel corso dell’inaugurazione il Dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS. È davvero un onore essere qui insieme a tutti voi in questi giorni, accanto alle meraviglie di questo lago tanto caro al Manzoni. Siamo a Como e il grande specchio d’acqua che abbiamo di fronte è l’ambientazione perfetta, la cornice ideale per il tema del nostro Congresso: l’orizzonte è il futuro delle nostre giovani generazioni e il compito di noi pediatri è proprio quello di tracciare per loro la strada migliore per affrontare e risolvere le numerose problematiche riguardanti la salute e gli stili di vita”. “Emerge oggi – ha proseguito – l’esigenza di sapere riconoscere e soddisfare i bisogni assistenziali di bambini e adolescenti, a volte peculiari e nuovi, che richiedono competenze e strumenti specifici, anche organizzativi: trasformazione dell’erogazione delle cure territoriali; rafforzamento dell’integrazione tra territorio e ospedale; miglioramento dell’appropriatezza e della qualità delle cure pediatriche per renderle più adeguate all’evoluzione dei bisogni di salute della popolazione pediatrica del nostro Paese. In Italia si assiste, da un lato alla diminuzione di casi gravi associati a patologie infettive e a malattie respiratorie e gastroenteriche; dall’altro emergono le patologie croniche, le gravi disabilità e i disturbi neuro-evolutivi e della sfera psichica. La pediatria ha il compito di promuovere e difendere la salute dei bambini e degli adolescenti: promuoverla quando il bambino è sano, difenderla quando è malato”.
Oggi, promuovere la salute significa non soltanto prevenire le malattie con interventi di profilassi ma anche e soprattutto coinvolgere la famiglia nell’adozione di stili di vita salutari e nella cura dell’ambiente in cui il bambino vive la quotidianità. “Gli stili di vita salutari – ha concluso il Presidente Di Mauro – sono tanto più efficaci per la prevenzione quanto più precocemente vengono adottati. Per costruire rotte sicure per le future generazioni dobbiamo rielaborare il concetto di cura ed un aggiungere la P di Persona dopo quelle della medicina di Precisione, Personalizzata, Predittiva, Partecipativa e Preventiva. Se si combatte una malattia, o si vince o si perde; se invece si cura una Persona, si può facilmente vincere”.
Ad arricchire la giornata inaugurale, due letture magistrali su due argomenti di stretta attualità e sui quali la SIPPS si soffermerà nel corso del prossimo anno: il Dott. Alessandro Apolito, esponente del Ministero delle Politiche Agricole, ha affrontato la “Valorizzazione della filiera agroalimentare italiana: prevenzione e sicurezza alimentare nella tavola del bambino”. “Il confronto con il mondo dei pediatri è fondamentale per il Ministero – ha spiegato il Dott. Apolito -. Vogliamo costruire politiche di filiera che vadano dal lavoro agricolo fino alla tutela del consumatore, anche e soprattutto dei più piccoli. Il nostro obiettivo è valorizzare il lavoro degli agricoltori e degli allevatori italiani che sta dietro anche la qualità degli alimenti per l’infanzia. Il protocollo sottoscritto con Plasmon va in questa direzione e prevede tre pilastri fondamentali: più acquisti di prodotti agricoli italiani, passando da 16mila a 25mila tonnellate annue, più ricerca e tracciabilità dei prodotti enfatizzando l’origine delle materie prime, comunicare e informare. Dialogare con il mondo dei pediatri ci consentirà di fare di più e meglio per tutto il sistema alimentare nazionale”.
Ernesto Burgio e Daniela Lucangeli si sono invece soffermati sulla “Prevenzione primaria dei disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico”. Per quanto riguarda questi ultimi, negli USA si è passati da una prevalenza di circa un bambino su 1500 (1:1500) negli anni ’70-‘ 80 a 1:150 nei primi anni di questo secolo, a 1:68 nel 2014 e infi¬ne a 1:59 oggi. Negli ultimi decenni un incremento signi¬ficativo si è registrato non solo per tutti i disturbi del neurosviluppo ma anche a carico delle patologie neuropsichiatriche maggiori (soprattutto per la depressione major e in particolare per la depressione giovanile), così che oggi si tende a parlare di uno spettro unico di disturbi di ambito neuropsichico. Negli stessi anni si è inoltre registrato un aumento altrettanto signi-ficativo e continuo di patologie endocrino metaboliche (pandemia di obesità e diabete 2 giovanile), in¬fiammatorie e immunomediate (allergie e patologie autoimmuni), tumorali e neurodegenerative che sembrano con¬figurare una vera e propria transizione epidemiologica maggiore e che, soprattutto, sembrano condividere un’origine precoce nell’alterata programmazione fetale di tessuti e organi e, di conseguenza, una continua anticipazione nell’età di insorgenza del quadro sintomatologico.
Dal 17 al 20 settembre 2020 la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale tornerà a Caserta per la XXXII edizione del proprio Congresso Nazionale.
TRA I GRANDI TEMI DEL CONGRESSO DI COMO:
Otite
L’Otite Media Acuta (OMA) è una fra le patologie più frequenti in età pediatrica. Oltre il 60% dei bambini al di sotto dei 3 anni di vita presenta almeno un episodio e circa il 24% dei bambini ha almeno 3 episodi. Ancora oggi rappresenta una delle cause più frequenti di prescrizione di antibiotici in età pediatrica, raggiungendo, in alcune casistiche, il 25% del totale. In Paesi come
Stati Uniti, Svezia, Inghilterra, Francia e Spagna, la stesura delle linee guida ha permesso la riduzione fino al 12% delle prescrizioni antibiotiche inappropriate e un incremento del 58% della correttezza della prescrizione antibiotica in termini di molecola e dosaggio impiegati. In Italia è stato realizzato un aggiornamento della Linea Guida precedente coinvolgendo in un panel multidisclipinare pediatri di famiglia, pediatri ospedalieri, pediatri universitari, esperti di metodologia della ricerca, di pneumologia, di allergologia, di medicina di urgenza, di epidemiologia, di farmacologia, di microbiologia, oltre a infermieri e rappresentanti dei genitori e cittadini. La linea guida fornisce raccomandazioni per i bambini, altrimenti sani, di età >2 mesi di vita.
Corticosteroidi inalatori in età evolutiva: indagine sull’impiego dei CSI da parte dei Pediatri italiani nel trattamento delle patologie che
interessano l’apparato respiratorio
Le malattie respiratorie allergiche sono un rilevante problema per la salute nella Popolazione pediatrica. I dati epidemiologici dimostrano che in Italia la prevalenza della rinite allergica, nella fascia di età 6-14 anni, è variabile dal 5 al 15% e dell’asma dal 9,3% nei bambini al 10,3% negli adolescenti, mentre la frequenza di asma severa è rispettivamente l’1,6% e il 2,3%. È stata realizzata una survey (su circa n. 9.000 questionari inviati hanno risposto 1.002 pediatri) che ha raccolto informazioni sulla scelta del trattamento farmacologico e sulla modalità di gestione delle patologie che richiedono l’uso dei corticosteroidi inalatori (CSI) da parte dei pediatri, in funzione di un documento di consenso (Consensus), condiviso dalle principali Società Scientifiche pediatriche italiane, di prossima realizzazione.
Diffusione dello sport in Italia e bene¬fici per la salute
L’attività fi¬sica regolare, opportunamente dosata in volume e frequenza, svolge una funzione bene-fica ad ampio raggio sulla salute fi¬sica e mentale dell’uomo. L’esercizio ¬fisico ha la capacità di svolgere una potente funzione preventiva su numerose patologie gravi e spesso croniche e mortali quali il diabete tipo 2, l’ictus, l’ipertensione, il cancro (e in particolare il cancro alla mammella e al colon), l’osteoporosi, le malattie neuro-degenerative (Alzheimer e Parkinson) la depressione e l’ansia patologica. Questa silenziosa azione protettiva si accompagna ad un significativo miglioramento della qualità di vita e del livello di autostima, ad un rallentamento dei processi di invecchiamento cellulare a livello muscolare e si associa ad una riduzione del rischio di declino cognitivo e di sviluppo di demenza.
La vitamina D nella seconda e terza infanzia
La vitamina D svolge un ruolo importante per la promozione della salute ossea durante tutta la vita, soprattutto durante l’età pediatrica, poiché contribuisce a regolare i processi di mineralizzazione ossea stimolando l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo. SIP-SIPPS-FIMP hanno recentemente pubblicato la prima consensus italiana sulla vitamina D in età pediatrica. Secondo il documento la profi¬lassi con vitamina D è raccomandata nei bambini con fattori di rischio di de¬ficit di vitamina D. Nei bambini con ridotta esposizione solare durante l’estate si raccomanda la profi¬lassi con vitamina D da novembre ad aprile, mentre in caso di fattori di rischio permanenti di de¬ficit di vitamina D la profi¬lassi con vitamina D è raccomandata per tutto l’anno. I soggetti obesi o in trattamento con farmaci interferenti con il metabolismo della vitamina D dovrebbero ricevere 2-3 volte i fabbisogni giornalieri di vitamina D raccomandati per l’età.
Le infezioni respiratorie ricorrenti
Le infezioni ricorrenti costituiscono un evidente problema in termini di costo socio-sanitario per la società e per la famiglia. Nei paesi occidentali, essendo la durata di un episodio acuto di infezione ricorrente (IRR) attorno ai 7-10 giorni, la spesa è piuttosto rilevante. I fattori di rischio sono ambientali e individuali: tra gli ambientali vi sono l’inquinamento atmosferico, le epidemie virali, la stagione fredda, l’esposizione al fumo di seconda o di terza mano. Tra quelle individuali la frequenza scolastica, l’atopia, la prematurità e l’avere patologie croniche. Si stima che almeno il 6% dei bambini italiani di età inferiore a 6 anni presenti IRR, con incidenza massima nei primi due anni di vita (fino al 25%). Tale percentuale diminuisce con l’aumentare dell’età del bambino e circa l’80% dei casi con IRR guarisce verso i 6-7 anni di vita senza conseguenze nel tempo. Diversi studi in bambini hanno evidenziato come l’assunzione del lisato batterico OM-85 sia stata in grado di ridurre la durata delle infezioni, migliorare l’outcome in casi di tonsillite cronica con minor necessità dell’intervento chirurgico, più rapido trattamento e risoluzione della rinosinusite acuta e cronica. L’impiego degli immunomodulanti, farmaci utilizzati per regolare le difese immunitarie (o modi-ficatori della reattività biologica, in letteratura anglosassone Biological Response Modi¬ers), ha ricevuto negli ultimi anni un nuovo impulso a seguito del riconoscimento dei meccanismi che sottendono l’immunità. I modi¬ficatori della reattività biologica includono, tra gli altri, molecole sintetiche, come, ad esempio, il pidotimod.
La Dermatite Atopica
La Dermatite Atopica (DA) è una malattia cutanea infi¬ammatoria, ad evoluzione cronico-recidivante, il cui sintomo prevalente è il prurito. Insorge solitamente nei primi mesi di vita, nel 10-30% dei casi, frequentemente in bambini con familiarità per atopia (asma, eczema o rinocongiuntivite). La diagnosi è clinica e generalmente semplice. Il trattamento si basa principalmente sulla terapia topica, con indicazioni diverse in funzione del tipo di lesione. Si tratta spesso di medicazioni lunghe non sempre ben vissute da parte del bambino né dei genitori.
Il Progetto Nutripiatto
Negli ultimi decenni nei Paesi industrializzati si è verificato un aumento consistente dell’obesità, sia negli adulti che nei bambini, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha parlato di una “epidemia globale” silenziosa. Si stima che oltre il 60% dei bambini in sovrappeso prima della pubertà, lo sarà anche durante la fase iniziale dell’età adulta. In questo contesto si inserisce ’Nutripiatto’, piatto di dimensioni reali che, mostrando i vari gruppi alimentari del pranzo e della cena, vuole essere uno strumento utile per l’educazione alimentare dei bambini dai 4 ai 12 anni di età. Per dare un supporto ai genitori e agli assistenti per l’infanzia il piatto è accompagnato da una guida illustrativa che propone ricette gustose e salutari in linea con le indicazioni delle maggiori società scienti¬fiche in ambito nutrizionale.
Febbre e dolore in età pediatrica
La febbre è un problema frequente nei bambini di ogni età e rappresenta il principale motivo di accesso al pronto soccorso in età pediatrica. La corretta gestione del bambino con febbre costituisce quindi un problema quotidiano per il pediatra. Recentemente la Società Italiana di Pediatria ha pubblicato le linea guida sulla febbre allo scopo di uniformare i comportamenti tra i medici e diffondere i corretti comportamenti anche tra i genitori e le famiglie. Secondo le linee guida la febbre andrebbe trattata coni farmaci antipiretici solo in presenza di malessere generale del bambino. La febbre favorisce un’efficace risposta contro le infezioni e per tale motivo non andrebbe trattata. Gli unici antipiretici raccomandati in età pediatrica sono paracetamolo e ibuprofene. Le dosi raccomandate sono per ibuprofene, 20-30 mg/kg/die suddivisa 3 volte al giorno a intervalli di 6-8 ore mentre per paracetamolo 40 mg/kg/die suddivisa 4 volte al giorno a intervalli di 4-6 ore.