L’AQUILA – Da Londra al GSSI per studiare sul campo la ricostruzione economica e sociale dell’Aquila: dal 2 al 6 novembre gli studenti del master in Sviluppo Economico Locale della LSE – London School of Economics, una delle università leader in Europa e nel mondo nel campo delle scienze sociali, saranno in visita nel capoluogo abruzzese.
La delegazione sarà guidata da Simona Iammarino, professoressa di geografia economica della LSE e membro del comitato scientifico del GSSI – Gran Sasso Science Institute. L’iniziativa nasce su sollecitazione dei suoi stessi studenti a Londra, i quali, al termine di una lezione sul caso aquilano, le hanno espresso la volontà di vedere con i loro occhi la realtà dell’Aquila e apprendere dalla voce degli stessi attori coinvolti le complessità implicate nella gestione del post-terremoto.
Ad accoglierli in città saranno studenti, ricercatori e professori del dottorato in Studi Urbani e Scienze Regionali del GSSI, che li accompagneranno nel centro storico e nel territorio abruzzese insieme a Lelio Iapadre, professore di economia applicata all’Università degli Studi dell’Aquila, e Alberto Bazzucchi, economista e ricercatore del CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali. Guide particolarmente esperte del contesto socio-economico aquilano: Iapadre e Bazzucchi, infatti, insieme a Iammarino e Alessandra Faggian, prorettrice e direttrice dell’area di Scienze Sociali del GSSI, erano nel gruppo OCSE-Groningen che nel 2012 elaborò il report L’azione delle politiche a seguito di disastri naturali: aiutare le regioni a sviluppare la resilienza. Il caso dell’Abruzzo post-terremoto.
Oltre a un tour del centro storico per valutare lo stato della ricostruzione del prezioso patrimonio culturale e architettonico, è previsto un sopralluogo in uno dei comuni del cratere, Fontecchio, laboratorio di molte iniziative dal basso a supporto dello sviluppo locale, e una visita allo stabilimento aquilano del gruppo farmaceutico Sanofi, esempio della capacità attrattiva del territorio nei confronti delle multinazionali estere.