(PRIMAPRESS) – PARIGI – Per tutti gli appassionati di ciclismo transalpini era semplicemente Pou-Pou. Raymond Poulidor, a 83 anni se ne è andato dopo le complicanze di un edema polmonare che lo aveva colpito la scorsa estate. È morto nella sua Saint-Léonard-de Noblat, nella Nuova Aquitania, non lontano da Limoges. Era l’eterno secondo del ciclismo internazionale,che era però riuscito ad infiammare due generazioni del ciclismo, contro Anquetil e poi contro Merckx, ma anche contro Bobet, Bahamontes, Gimondi, Zoetemelk, Janssen, fino a Hinault.Otto volte sul podio del Tour de France, tre volte secondo e cinque volte terzo, e mai, nemmeno un giorno in tutta la sua vita, la soddisfazione di indossare la maglia gialla. Tra il primo e l’ultimo podio nella Grande Boucle 14 anni, l’ultimo nel 1976, quando aveva già superato i 40. Non corse mai il Giro d’Italia e vinse la Vuelta del 1964. Vinse anche una Sanremo nel 1961 davanti a Van Looy e Rino Benedetti, e poi anche una Freccia Vallone, due Parigi-Nizza, due Giri del Delfinato e sette tappe al Tour. Fu secondo dietro Merckx al Mondiale di Montreal 1974. Corse tutta la carriera con la maglia della Mercier.Dopo la carriera di corridore è rimasto nel mondo del ciclismo come ambasciatore del Tour, presenza costante sui palchi delle premiazioni per molti anni. C’era sempre Pou-Pou, – (PRIMAPRESS)