(PRIMAPRESS) – ROMA – Solo 7 giorni fa, Pasquale Grasso, presidente dell’associazione nazionale magistrati aveva dichiarato che non si sarebbe dimesso a seguito della bufera che ha toccato tutti gli ambiti giudiziari a partire dal Csm con il caso Palamara. E, invece, oggi, nel corso della riunione del comitato direttivo dell’Anm, sono arrivate le sue dimissioni. Grasso aveva già lasciato Magistratura Indipendente, una delle correnti in seno all’associazione.In quelle ore si erano amplificate le polemiche sulla spaccatura per il voto con cui l’assemblea della corrente di Magistratura Indipendente aveva chiesto ai tre consiglieri togati del Csm, che si erano autosospesi, proprio per la vicenda che aveva coinvolto gli esponenti del Csm, di tornare a svolgere la propria attività consiliare. Nella riunione di oggi si è colta tutta la drammaticità di una situazione per il ruolo della magistratura. Il comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati, il sindacato delle toghe, riunito a Roma si è aperto con le dichiarazioni del presidente Pasquale Grasso, che annunciava il passo indietro. “Mi farò da parte, non avendo intenzione di invelenire una situazione già molto complicata. Chiedo a tutti, però, una posizione chiara e un’assunzione di responsabilità”. Poi l’epilogo con le dimissioni. – (PRIMAPRESS)