MILANO – Sono stati premiati con un finanziamento di 400 mila euro gli otto ricercatori under 40 vincitori della quinta edizione del bando ‘Fondazione Roche per la ricercar indipendente’ promosso dalla multinazionale farmaceutica svizzera. I progetti, selezionati e valutati dal partner Springer Nature e annunciati oggi in Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano, ambiscono a migliorare la salute e il benessere dei pazienti in diverse aree ad alto bisogno quali oncologia, ematologia oncologica, malattie della coagulazione ereditarie, neuroscienze, reumatologia, malattie respiratorie, Sars-Cov2 e rapporto medico-paziente.
“La ricerca indipendente in Italia è da sempre al centro delle attività di Fondazione Roche- ha detto Mariapia Garavaglia, presidente di Fondazione Roche in videocollegamento- perché siamo certi che tenerla viva sia un valore enorme per il Sistema salute. Oggi più che mai abbiamo bisogno della scienza per la ripresa del paese, ma anche per continuare a cercare risposte in grado di migliorare la vita dei pazienti in tutti gli ambiti terapeutici. Bisogna quindi investire sui giovani ricercatori, creando percorsi formativi per coltivare i talenti nel nostro paese e per contribuire allo sviluppo economico”.
Dal lancio del bando ad oggi sono stati stanziati oltre 3 milioni di euro, più di 2.000 i progetti presentati e 48 quelli finora finanziati. I ricercatori vincitori premiati oggi, sei ricercatrici e due ricercatori under 40, provengono da differenti istituti di ricerca italiani: Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Fondazione Italiana Linfomi Onlus, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, Università del Piemonte Orientale, IRCCS Fondazione Mondino, Università degli Studi di Firenze e Università degli Studi di Milano. Tra questi, ad esempio, ci sono Dario Monzani dell’università statale di Milano e Maria Carmela Vegliante dell’istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari onlus coi loro progetti, rispettivamente, sulla comunicazione medico-paziente in campo oncologico e sulla ricercar di cure alternative per i malati di tumori del sangue che non rispondono alle terapie tradizionali. Intervenuto a distanza anche il campione paraolimpico di nuoto Simone Barlaam: “Il miracolo della vita- ha detto- non è non avere imperfezioni ma sovrastarle” e questo è possibile “grazie all’innovazione della tecnologia e della ricerca “ma anche grazie alla determinazione e “alla voglia di lottare nello sport”.
La cerimonia, inoltre, come ha spiegato il segretario generale di fondazione Roche Francesco Frattini, è stata l’occasione per lanciare la sesta edizione del premio e presentarne le novità: per il 2021, infatti, Roche ha deciso di integrarale tradizionali aree di ricerca con due premi speciali, trasversali ai sei ambiti del bando e dedicati a temi di grandi attualità, quali la digital health, ovvero la ricerca che si basa su tecnologie digitali, e la medicina personalizzata. Tre i mesi di tempo, da domani, per inviare le proprie candidature. A fare da cornice all’evento, infine, una mostra allestita in Fondazione Feltrinelli per celebrare i 125 del gruppo Roche.