MILANO – Dopo la ripresa di settembre, la richiesta di credito ha subito un calo significativo, in linea con una tendenza generale dei consumatori italiani a ridurre gli impegni economici a lungo termine per effetto dell’inflazione e dell’aumento dei tassi. È quanto emerge dall’ultima edizione del Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights per il mese di ottobre condotta da Experian, principale società di global information al mondo, che evidenzia una riduzione delle richieste di mutui e prestiti personali pari rispettivamente al -5,27% e -15,14% rispetto a settembre 2022.
“Le possibilità di acquisto dei consumatori saranno probabilmente più limitate anche per i prossimi mesi, anche a seguito delle azioni annunciate dalla BCE per contrastare l’inflazione, tra cui l’aumento dello 0,75% dei tassi ufficiali”, ha commentato Armando Capone, General Manager Italy di Experian. “In questo scenario, siamo ancor più impegnati al fianco delle organizzazioni per fornire gli strumenti necessari a comprendere al meglio i cambiamenti di mercato e supportare i consumatori nel gestire l’accesso al credito per non rimandare gli investimenti importanti della vita”.
Allargando lo spettro del confronto, va comunque messo in evidenza come, almeno per prestiti personali e finalizzati, si stia confermando una generale ripresa che raggiunge quasi i livelli pre-Covid.