ROMA – Tra il 19 e 22 ottobre, è stato sperimentato il primo trasporto di materiali biomedicali attraverso il drone. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione del Ministero delle Infrastrutture, e Trasporti, Paola De Micheli, l’Ospedale Pediatrico Bmbin Gesù di Roma e Leonardo, Telespazio (joint venture tra Leonardo 67% e Thales 33%), in collaborazione con ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile, ndr).
Nello specifico, il drone, controllato da remoto, ha effettuato un volo di circa 30 km sorvolando il traffico urbano. In particolare, la sperimentazione è avvenuta tra l’Ospedale Bambin Gesù di Roma, dal centro di prelievo di S. Marinella a quello di analisi di Palidoro e viceversa, utilizzando una modalità di controllo automatico che va oltre il campo visivo dell’operatore e, nello specifico, sono stati trasportati campioni biologici e generi biomedicali.
La tecnologia che è stata utilizzata è davvero innovativa e all’avanguardia: la piattaforma digitale cloud-based “T-DROMES” di Telespazio. Questa tipologia di piattaforma consente di erogare servizi end-to-end: dalla pianificazione all’esecuzione della missione di un drone, fino al processamento dei dati acquisiti dalla sensoristica di bordo. In un comunicato stampa si legge che, gli operatori dei droni, hanno testato i servizi U-Space di geo-awareness e strategic deconfliction erogati dalla piattaforma “D-FLIGHT”, costituita nel 2018 da ENAC , sempre con la partecipazione di Leonardo e Telespazio.
La Ministra De Micheli ha dichiarato che “lo sviluppo di una infrastruttura tecnologica che consenta di migliorare la movimentazione di medicinali o la diagnostica, mettendo in comunicazione più diretta e rapida centri medici e ospedali è una sfida nella quale siamo impegnati anche come Ministero dei Trasporti”; in particolare ha sottolineato l’importanza che questa innovazione può avere nel tragico momento che stiamo vivendo, causato dalla diffusione del virus Covid – 19 dichiarando che “le implicazioni sulla vita di tutti noi possono essere di grande rilievo; pensiamo alla possibilità di un utilizzo dei sistemi autonomi di volo anche per il trasporto di campioni sanitari o dei vaccini nella battaglia contro la pandemia che stiamo combattendo”.
Inoltre, i droni a decollo verticale impiegati sono dotati di propulsione elettrica e hanno quindi bassissimo impatto ambientale e acustico. Si tratta di droni ibridi Vtol, dotati del decollo e atterraggio verticale tipico dei quadricotteri e dell’efficienza aerodinamica caratteristica degli aerei. Quindi, è un progetto che porterà benefici anche ambientali oltre che di efficienza nella tempestiva consegna dei medicinali.
Come si evince da StartupItalia, la startup ABzero, fondata da Giuseppe Tortora e Andrea Callas, nell’ambito della Scuola Sant’Anna di Pisa, è di recente entrata nel Campus Novartis di Torre Annunziata, per continuare il suo processo di ricerca e perfezionare la sua tecnologia in quest’ambito. In particolare, il prodotto presentato da ABzero è una smart capsule ovvero un contenitore intelligente, ingegnerizzato e brevettabile, che mantiene durante il volo i parametri ottimali per il sangue e per farmaci, ma è anche in grado di guidare veicoli autonomi; effettuando rotte prestabilite, il sistema realizzato dalla startup permette, attraverso una semplice app, di impostare la destinazione più congeniale anche a chi non è esperto di questo tipo di tecnologia.
Questo progetto senz’altro porterà ad una grande rivoluzione nel sistema sanitario che ad oggi vive una situazione drammatica, dovuta all’incontrollabile diffusione del virus; si pensi che benefici si possono avere con il tempestivo trasporto di ossigeno attraverso i droni.