SINGAPORE – Il governo di Singapore, ha approvato la sperimentazione del robot chiamato “Spot mini”, realizzato dagli inventori e ingegneri della società americana Boston Dynamics che nel 2005, in collaborazione anche con la Harvard University Concord Field Station, BigDog, hanno creato un robot quadrupede. Il cane tecnologico era stato progettato per poter essere gestito a distanza e tramite alcuni sensori, per fini puramente militari, con l’obiettivo di poter aiutare negli spostamenti più ardui i soldati. Grazie anche al Global Positioning System e la computer vision, il robot è in grado di spostarsi autonomamente tramite le proprie “zampe” verso la destinazione prefissata.
Il progetto pilota, creato per garantire il rispetto della normativa per fronteggiare l’epidemia da Covid-19, è condotto congiuntamente da NParks e Smart Nation and Digital Government Group (SNDGG): Spot verrà utilizzato su un’area di 3 km quadrati all’interno del parco di Bishan-Ang Mo Kio, (Singapore); se il progetto dovesse portare a risultati positivi, il robot sarà implementato anche in altri parchi. (come Jurong Lake Gardens, ndr)
La sua funzione è ripetere con insistenza un messaggio audio registrato in cui si invitano le persone a rimanere distanti così da scongiurare il rischio di contagio da Covid-19, essendo una malattia che si trasmette in modo molto rapido attraverso il contatto tra le persone. Oltre a questo, grazie agli interventi effettuati da GovTech, come l’implementazione del controllo da remoto, la mappatura 3D e le operazioni semi-autonome, il robot è in grado di svolgere delle stime sul numero di visitatori presenti nel parco, sempre con l’obiettivo di evitare la formazione di assembramenti.
Le autorità responsabili dell’iniziativa affermano che nessun dato viene raccolto e che non è integrata alcuna tecnologia di riconoscimento facciale, quindi non vi è nessun rischio per la tutela della privacy: l’obiettivo è, infatti, soltanto quello del rispetto del distanziamento sociale.
L’ulteriore vantaggio del “robot guardia” è quello di essere in grado di superare gli ostacoli in modo più efficace rispetto ai robot su ruote: i sensori di sicurezza con i quali è equipaggiato, gli consentono di rilevare oggetti e persone entro 1 metro, evitando collisioni e rendendolo così adatto a diversi terreni.
Inoltre, proprio grazie al controllo da remoto, è stato possibile ridurre l’impiego di personale di guardia all’interno del parco e di conseguenza la loro esposizione al rischio di contagio da Covid-19.
Spot è entrato ufficialmente nel mercato il 23 gennaio del 2020, e, oltre le funzioni sopra descritte, è in grado di effettuare un’ampia modalità di movimento e persino la capacità di potersi aprire la porta autonomamente.
Inoltre, sempre a Singapore, sono in uso una trentina di droni per tracciare visitatori in parchi e aree naturali; come anche in Cina e negli Stati Uniti, viene utilizzata la stessa tecnologia per avvertire e forzare le persone a rispettare le misure di sicurezza.
Dopo il passare di alcuni mesi dall’inizio della pandemia, è risultato evidente come, grazie alla continua evoluzione della tecnologia, sono stati fatti grandi passi nel fronteggiare la crisi da Covid-19; molti esperti, infatti, hanno sottolineato che lo stato d’emergenza potrebbe portare all’utilizzo di questo tipo di tecnologie come supporto nella vita di tutti i giorni.
Alessandra Cristofaro