(PRIMAPRESS) – ROMA – Per la Pernigotti il futuro di continuità produttiva arriva separando i rami d’azienda. Due nuovi investitori: la cooperativa torinese SPES che si occuperà di rilevare l’attività legata ai prodotti di cioccolata e torrone e l’imprenditore Giordano Emendatori che assumerà, invece, il ramo relativo ai preparati per i gelati. Lo prevedono i due accordi firmati al ministero dello Sviluppo economicoLuigi Di Maio, spiega come lo storico stabilimento di Novi Ligure resterà aperto. “Non ci saranno esuberi e, come ho sempre detto, chi lavora per un marchio e lo rende grande nel mondo non può essere licenziato. I dipendenti continueranno a lavorare tutti, sia per la Pernigotti che per altri marchi, così possono aumentare anche i posti di lavoro”, dice il ministro dello Sviluppo Economico.Saranno due i nuovi investitori a scendere in campo per in campo per Pernigotti: si tratta della cooperativa torinese Spes che rileverà il ramo d’azienda che produce il cioccolato e il torrone, e dell’imprenditore Giordano Emendatori che rileverà, invece, il ramo relativo ai preparati per i gelati. Lo prevedono i due accordi firmati al ministero dello Sviluppo economico. Nel corso della riunione, presieduta da Di Maio, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle aziende coinvolte, l’advisor Sernet, i sindacati e gli enti locali, “sono stati presentati – riferisce il Mise in una nota – gli accordi siglati tra le parti che costruiscono i presupposti del piano industriale per il mantenimento delle produzioni a Novi Ligure e la salvaguardia dei dipendenti. Frutto del lavoro portato avanti in questi mesi in modo sinergico dall’advisor e dal Ministero, che ha permesso l’individuazione di due nuovi atori per lavorare all’individuazione di una soluzione della crisi”.A confermare il contenuto degli accordi è Sara Palazzoli, segretaria nazionale Flai Cgil che spiega come l’obiettivo ora sia di costituire una newco, un soggetto aziendale unico per gestire la produzione. “Il contratto definitivo dovrà essere sottoscritto entro il 30 settembre per garantire la reindustrializzazione del sito – dice la sindacalista – Ora la tappa successiva per noi è quella di entrare nel merito del Piano Industriale per conoscere i dettagli che riguardano la produzione e l’assetto occupazionale. A settembre si tornerà al ministero per una valutazione complessiva, anche tenendo conto di quanto noi sosteniamo da tempo, e che oggi è stato ribadito anche dal ministro Di Maio, cioè l’importanza dei lavoratori Pernigotti che rappresentano una eccellenza di professionalità e competenze che non si può disperdere”. – (PRIMAPRESS)