MILANO – Intesa Sanpaolo ha sottoscritto un accordo con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) che prevede l’implementazione di un plafond di 330 milioni di euro per nuovi finanziamenti a tassi agevolati destinati alle micro, piccole e medie imprese delle otto regioni del Mezzogiorno. Di questo portafoglio, 100 milioni sono destinati agli investimenti per le Zone Economiche Speciali (ZES), a cui la Banca dedica dei desk che offrono supporto finanziario, piani di investimento e soluzioni di consulenza per sostenere le aziende che desiderano puntare sui sistemi portuali e logistici, determinando così la crescita dei settori economici circostanti.
La SME Initiative, promossa dal FEI e sponsorizzata dal MISE, è finanziata con risorse europee, nazionali e del Gruppo BEI con un focus specifico sull’Italia meridionale. La SME Initiative rappresenta uno strumento finanziario innovativo previsto dalla nuova regolamentazione sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei che si basa sulla cartolarizzazione di crediti esistenti per liberare risorse finalizzate alla concessione di nuovi finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese (MPMI, in inglese SME). Grazie al miglioramento degli indici di bilancio, si dovranno concedere nuovi finanziamenti alle MPMI per un importo pari a un multiplo delle risorse pubbliche utilizzate.
L’operazione è iniziata con una prima fase di cartolarizzazione sintetica avvenuta su finanziamenti già esistenti verso le MPMI localizzate in prevalenza nel Mezzogiorno (circa 600 milioni), con una garanzia finanziaria da parte del FEI. La seconda fase prevede un’erogazione di un Portafoglio Addizionale di nuovi finanziamenti per 330 milioni di euro verso le MPMI che operano nell’Italia meridionale.
Per accedere all’iniziativa, al momento della presentazione della domanda l’impresa dovrà avere la sede legale in uno Stato membro dell’Unione europea, mentre l’investimento dovrà essere realizzato in una delle 8 regioni dove è operativa la misura: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Possono accedere all’iniziativa tutte le imprese che operano nei settori economici conformi alla normativa europea. I nuovi finanziamenti saranno erogati con la finalità di supportare le aziende nella realizzazione di investimenti produttivi e infrastrutturali, sia fissi che immateriali. L’investimento non deve essere completamente realizzato prima dell’erogazione della somma. I finanziamenti, di durata massima di 15 anni, potranno essere erogati per importi fino a 5 milioni di euro e beneficeranno di condizioni di tasso più favorevoli, come previsto dall’accordo.
“In una fase congiunturale debole la Banca registra anche per l’anno in corso ulteriori crescite nell’erogazione del credito alle famiglie e alle imprese meridionali” – sottolinea Francesco Guido, Direttore Regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo -. “Restiamo tuttavia convinti che il credito intelligente non è misurabile in termini
puramente quantitativi ma deve essere connesso ad una visione più complessiva delle esigenze strutturali del territorio. A questo riguardo la tranche di finanziamenti agevolati che viene riservata alle ZES si inscrive quindi nella più ampia progettualità di accompagnamento di un provvedimento che Intesa Sanpaolo ha sostenuto sin dall’inizio, nella precisa convinzione che il futuro del Sud passi dalla dimensione d’impresa e dall’internazionalizzazione. Entrambi questi elementi sono presenti nella legge istitutiva delle ZES e l’auspicio, a fronte di un volume rilevante di investimenti potenziali già raccolto, è che tutte le forze, pubbliche e private, collaborino al suo pieno successo”.