Roma – Un’area ricca di riserve di acqua, una vera e propria oasi nascosta nel grande sistema di canyon Valles Marineris, nella zona equatoriale di Marte.
È quanto scoperto dalla sonda TGO (Trace Gas Orbiter) della missione ExoMars dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. Una scoperta che apre nuovi scenari per l’approvvigionamento di acqua per le future missioni sul Pianeta Rosso.
Lo strumento Frend (Fine Resolution Epithermal Neutron Detector) della sonda TGO, «ha rivelato un’area con quantitativo insolitamente grande di idrogeno nel colossale sistema di canyon Valles Marineris: assumendo che l’idrogeno che vediamo sia legato in molecole d’acqua, circa il 40% del materiale prossimo alla superficie in questa regione sembra essere acqua», ha spiegato il responsabile dello strumento Frend presso l’Istituto di ricerca spaziale dell’Accademia russa delle scienze a Mosca, Igor Mitrofanov.
Si tratta di un quantitativo decisamente superiore alle attese, come sottolineato anche da Alexey Malakhov. «Assomiglia alle regioni di permafrost sulla Terra, dove il ghiaccio d’acqua persiste sotto il terreno asciutto per via delle temperature costantemente basse».
«Indipendentemente dal risultato – ha invece commentato Hakan Svedhem dell’ESA, già responsabile scientifico di TGO – la scoperta dimostra le capacità senza rivali degli strumenti di TGO nel consentirci di ‘vedere’ sotto la superficie di Marte e rivela un grande serbatoio d’acqua non troppo profondo e facilmente sfruttabile in questa regione».