(PRIMAPRESS) – ROMA – Dal 1° gennaio 2020 molti utenti dovranno acquistare un nuovo televisore o dotarsi di un decoder perché si concluderà il processo di transizione alle reti digitali terrestri che passerà dall’attuale Digital Video Broadcasting Terrestrial1 (DVBT1) al DVBT2. E senza il nuovo Tv o il decoder non si riuscirà a guardare più nessun programma. Intanto spieghiamo perché questa accelerazione del passaggio che ha colto un po’ di sorpresa gli utenti. Questo cambio di frequenze ha consentito di liberalizzarne altre da impiegare per nuova tecnologia degli smartphone 5G e per cui lo Stato ha già incassato nel 2018, il “fitto della rete” da parte dei gestori telefonici.Lo Stato incassa ed i cittadini sono costretti a comprare il nuovo Tv? In parte è cosi perché il bonus di 50 euro, previsto in questa manovra finanziaria, per l’acquisto di un televisore o un decoder sarà solo per coloro che hanno un reddito sino a 20 mila euro. Il bonus verrà erogato a partire dal prossimo 18 dicembre.Come fare per capire se il nostro televisore è da sostituire? Per farlo sarà sufficiente accendere l’attuale TV e accedere ad un canale HD, come il canale 501 o 505, rispettivamente, Rai Uno HD e Canale 5 HD. Se il segnale c’è e riuscita a guardare il programma, è tutto ok.In caso contrario, qualora l’attuale TV riesca a riprodurre solo l’audio del canale HD, ma non anche il video, allora vorrà dire che non gode del supporto MPEG-4 di nuova generazione. In questo caso, si dovrà cambiare il televisore o, in alternativa, acquistare un decoder a parte, in grado di supportare il nuovo formato.Il timing per il passaggio avverrà in data diverse nelle varie regioni: dal 1° gennaio al 31 maggio 2020 in Campania, Lazio, Liguria, Toscana, Sardegna e Umbria; dal 1° giugno al 31 dicembre 2020: Lombardia (tranne Mantova), Piacenza e provincia, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta; dal 1° gennaio al 30 giugno 2021: Catanzaro e provincia, Reggio Calabria e provincia, Sicilia, Vibo Valentia e provincia; dal 1° settembre al 31 dicembre 2021: Veneto, Mantova, Friuli – Venezia – Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, provincia di Cosenza e Crotone.
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