GENOVA – Dal 25 al 27 maggio 2021 a Genova è in programma la seconda edizione degli Stati Generali Mondo Lavoro del MARE, un’agorà che promuove l’incontro e il confronto tra tutti gli stakeholder della blue economy italiana: trasporto, crocieristica, logistica, settore ittico, turismo, cantieristica, ristorazione e ospitalità.
L’obiettivo è quello di condividere e valorizzare le buone pratiche del settore, promuovere il networking come volano di opportunità e interpretare le occasioni d’innovazione di mercato e di competenze che il futuro chiama con urgenza per superare la crisi indotta dalla pandemia.
L’evento sarà trasmesso in diretta on line accessibile gratuitamente a tutti,
il mattino del 25 maggio dal Palazzo San Giorgio – Sala del Capitano e dal pomeriggio del 25 al 27 maggio dal Genova Blue District.
In un Paese i cui confini sono bagnati dal mare per l’80%, l’identità delle zone costiere ha una rilevanza di grande significato per cultura, tradizioni, enogastronomia, sostenibilità, tutti settori di grande traino per il turismo nazionale.
Ma l’economia costiera non è solo turismo: logistica portuale, trasporti di cose e persone, crocieristica, scambi commerciali, cantieristica da diporto, acquacultura e pesca. Le imprese legate al mare sono 200mila nel 2018, apportano un valore aggiunto diretto di 46.7 miliardi di euro e un indotto di 87.8, per un totale di 134,5 miliardi di euro, ovvero l’8.5% del Pil: per ogni euro di valore aggiunto prodotto, se ne attivano altri 1,9 sul resto dell’economia.
Il settore dà lavoro a 885 mila occupati, il 3.5% del totale.
Giro d’affari e occupazione, entrambi in crescita dal 2014; senza contare il grande valore ponderato del contributo del Mare al nostro Paese in quanto appannaggio per lo più del Mezzogiorno e delle isole, in controtendenza rispetto al resto dell’economia. Questa era la situazione prima del Covid-19.
Secondo il centro studi BlueMonitorLab, la crisi generata alla pandemia potrebbe essere costata all’intera economia marittima circa 120 miliardi di euro sul fatturato 2020. Solo per il crollo del turismo, per circa il 70% in Italia turismo di mare, l’ipotesi è di una perdita netta di fatturato fra i 55 e i 60 miliardi, 3 miliardi per le crociere, -80% il giro d’affari per la pesca e azzerata la nautica da diporto.
Dal 25 al 27 maggio, player ed esperti della blue economy si confronteranno per il rilancio dell’economia del mare nel Belpaese.
Interverranno, tra gli altri, gli assessori Giovanni Berrino – Lavoro e Politiche Attive dell’Occupazione, Trasporti, Rapporti con le Organizzazioni Sindacali, Turismo, Fiere Turistiche e Grandi Eventi – e Francesco Maresca – Sviluppo Economico Portuale e Logistico Comune di Genova –, il vice presidente di Legamabiente Sebastiano Venneri e responsabili di ruoli delicati. Per la sostenibilità dell’economia marina, Alberto Cappato direttore Innovazione Sviluppo e Sostenibilità, insieme a personalità di spicco del sistema portuale, responsabili delle risorse umane di grandi aziende pubbliche e private, testimoni dell’impresa privata legata al mare come Leonardo Massa, Managing Director Italy MSC Cruises e tante altri tra personalità ed esperti.