BOLOGNA – Sarà presentato oggi, a Bologna, il primo archivio europeo dei codici sorgente, un patrimonio di oltre 6 miliardi di file da cui vengono generati tutti i software disponibili pubblicamente a livello mondiale. Un archivio che raccoglie, conserva e rende accessibile il ‘Dna’ da cui nascono tutti i programmi informatici ‘aperti’ del mondo. Ad illustrare l’iniziativa, che rientra nel progetto ‘Software Heritage’, saranno Patrizio Bianchi, assessore regionale all’Università e alla Ricerca, Roberto Di Cosmo, professore ordinario di Informatica all’università di Parigi e direttore di Software Heritage, Simonetta Pagnutti, della Divisione Ict dell’Enea e rappresentante per Enea nell’Associazione Big Data, Paola Salomoni, prorettrice alle Tecnologie digitali dell’Università di Bologna.